"Mai più soltanto eletti e correnti Ora costruiamo un partito nuovo"

L’appello di Elly Schlein ai pisani: "Ascoltiamo di più la base e i militanti. E se perdo non farò scissioni". Poi il richiamo alla questione morale: "Il Qatargate una vergogna, serve maggiore trasparenza"

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L’applausometro schizza, e a lungo, quando Elly Schlein, candidata della sinistra dem alla segreteria nazionale, scandisce al microfono che "il Pd non deve essere il partito degli eletti e delle correnti ma deve ascoltare di più la base e i suoi militanti". Le oltre 200 persone che gremiscono il circolo Arci di Putignano applaudono convinte sovrastando la voce dell’ex vice di Stefano Bonaccini alla Regione Emilia Romagna e oggi sua prinncipale sfidante nella corsa alla successione del pisano Enrico Letta. In prima fila a sotenerla la lettianissima senatrice Ylenia Zambito e tanti altri dirigenti locali: il segretario cittadino Andrea Ferrante, l’assessora regionale Alessandra Nardini, il consigliere regionale livornese Francesco Gazzetti, la vicesegretaria provinciale dem, Linda Vanni, il sindaco di Cascina, Michelangelo Betti e Federico Russo, tra i più stretti collaboratori del candidato sindaco Paolo Martinelli. In sala anche gli ex sindaci Marco Filippeschi e Paolo Fontanelli, quest’ultimo da tempo fuori dal Pd e leader locale di Sinistra civica ecologista (c’era anche Paolo Malacarne) e Luigi Sofia di Sinistra Italiana. "Se vogliamo tornare a vincere le elezioni politiche - aggiunge Schlein in un altro passaggio molto applaudito - il Pd deve ascoltare di più i suoi amministratori che sono a contatto diretto con le persone. Per questo ho scelto di candidarmi ma dobbiamo rinnovare il partito tutti insieme convincendo gli iscritti e coloro che in questo momento preferiscono stare un passo di lato e non essere impegnati direttamente". E’ tutto improntato sul senso di responsbgailità e appartenenza il discorso della candidata che strappa appalusi anche quando promette che "non ci saranno scissioni e se non saremmo noi a vincere resteremo comunque dentro il Pd".

Chi ascolta ha voglia di rialzare la testa dopo la bruciante sconfitta elettorale, ma vuole soprattutto un partito nuovo. Schlein lo sa e ripete come un mantra la sua formula: "Vinceremo il congresso anche in Toscana e costruiremo un partito che metterà al centro il lavoro di qualità contro la precarietà che significa troppo spesso sfruttamento e che contrasti le diseguaglianze: lavoro di qualità, lotta alle diseguaglianze e clima, sono i tre assi della nostra campagna perché chi pensa di scindere diritti civili e diritti sociali non vuole costruire un Paese migliore".

Schlein chiede uno sforzo anche in chiave amministrativa: "Auspico un’alleanza delle opposizioni al governo Meloni anche sui territori. Perché è da qui che si riparte". Strada molto in salita, però, a Pisa, dove si cerca la quadra con il M5S ma dove restano invariate le distanze (ampie) con il Terzo Polo. Infine, la questione morale, dopo il Qatargate: "Una vergogna - conclude - ma l’indignazione non basta. E’ necessario aumentare la trasparenza dentro il parlamento europeo e istituire, come già avviene per i commissari, un registro per i parlamentari dell’Ue ove rendicontare gli incontri con i portatori di interesse".

Gabriele Masiero

Ilaria Vallerini