
Cascina, il bel gesto di coraggio di Lumir Balla
Cascina, 2 agosto 2024 – "Gridavano, ci dicevano ‘vi ammazziamo’. Sono intervenuto e ho detto: "Andatevene, lasciateci stare". A quel punto è arrivata la prima botta. Sono caduto a terra. Poi il buio".
Mancano pochi minuti alla chiusura del Conad di Cascina. Sono le ore 20 del 28 gennaio 2024, per la precisione, quando gli ultimi clienti si apprestano rapidamente a servirsi agli scaffali e a recarsi alle casse. Lumir Balla, 40 anni, cascinese originario dell’Albania e padre di famiglia, entra nel supermercato per fare un po’ di spesa dopo un’altra giornata di lavoro in una ditta di impiantistica del territorio. "E’ stato tutto molto rapido e improvviso", racconta Balla. Tre uomini, a volto scoperto, entrano nel supermercato e iniziano a saccheggiare le merci dagli scaffali, gridando minacce e insulti contro dipendenti e clienti che inizialmente fanno fatica a capire cosa sta accadendo.
"Sembrava una scena da far west", riporta il legale di Balla, Gabriele Meucci. Bastano pochi attimi per terrorizzare sia la clientela che le cassiere del supermercato. C’è chi chiama i carabinieri. "Sono arrivato alla cassa per pagare, quando uno dei tre malviventi si è rivolto alla cassiera minacciandola e insultandola". E’ solo a quel punto che il 40enne decide di intervenire. "Gli ho detto di farla finita. Uno di loro mi ha fronteggiato, mentre gli altri due mi hanno preso di sorpresa sopraggiungendo da dietro". Balla finisce a terra e i tre malviventi si accaniscono con una violenza inaudita contro di lui. "Mi hanno pestato a sangue fino a frantumarmi la gamba destra". Balla riporta gravi lesioni tra la tibia e il perone, tanto da essere operato d’urgenza. Da sei mesi a questa parte, il 40enne ha subito un altro intervento con la speranza di poter tornare a camminare come prima. "Non sono ancora potuto rientrare a lavoro", spiega al telefono con La Nazione. "Il mio unico pensiero adesso è di poter tornare a lavorare per mantenere la mia famiglia", ha detto.
Le indagini sono ancora in corso, ma al momento – da quanto si apprende – i tre malviventi, probabilmente di origini straniere, sarebbero tuttora a piede libero. "Ringraziamo i carabinieri di Cascina per il loro lavoro e per la grande disponibilità", ha aggiunto l’avvocato Meucci.
Il sindaco Michelangelo Betti ha ringraziato Lumir Balla (foto in alto) "per questo gesto di coraggio tutt’altro che scontato". Poi ha saluto Patrizia Virgili (foto qui sopra) che dal 1° agosto è in pensione dopo 42 anni di servizio. Ad accompagnarla c’era anche Simona Molesti, comandante della polizia municipale.