Gara trasporto pubblico, nuovo colpo di scena

Il Consiglio di Stato respinge la richiesta di sospensiva avanzata da Mobit sull’affidamento ad Autolinee Toscane. Scontro con la Regione

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"Apprendiamo con sorpresa che il Consiglio di Stato non ha accolto la nostra istanza di sospensione cautelare dell’affidamento del TPL ad Autolinee Toscane. Attendiamo serenamente l’udienza di merito che si terrà il prossimo 8 ottobre, nella quale siamo certi riusciremo a fare apprezzare al Collegio giudicante i nostri argomenti e le censure al piano economico finanziario di Autolinee Toscane". Va avanti a colpi di scena la contesa sulla gara regionale per il trasporto pubblico locale con Mobit – il consorzio di cui fa parte anche Ctt Nord – che si vede negare dal Consiglio di Stato la richiesta di sospensiva. "Nel frattempo – continua la nota di Mobit – tuttavia la nostra attenzione è essenzialmente rivolta all’indagine avviata dalla procura di Firenze che ha portato nei giorni scorsi, come apprendiamo dalla stampa e dai media, a perquisizioni della Guardia di Finanza negli uffici della Regione Toscana e di Autolinee Toscane. Mobit si è già costituita “persona offesa” in quel procedimento assistita dall’avvocato Pier Matteo Lucibello del Foro di Firenze. In conseguenza di ciò abbiamo ricevuto notizia dalla Procura che sono ipotizzati, in merito alla procedura di gara, reati di: falso in atto pubblico, abuso di ufficio, turbativa d’asta in concorso, induzione a promettere o dare utilità, che se accertati, alla luce delle indagini, farebbero emergere vizi che minano l’aggiudicazione ad Autolinee Toscane".

"Da notizie di stampa - incalzano: , apprendiamo che sarebbe indagata l’intera Commissione di gara, fra cui i dirigenti regionali che hanno diretto ed organizzato la procedura di gara. Mobit si è messa a disposizione della magistratura per collaborare per quanto di sua competenza. Mobit alla luce di quanto sopra, ritiene utile e opportuno che la Regione non proceda oltre con la procedura di gara prima che sia ulteriormente meglio chiarito l’ambito di indagine".

Ma la Regione tira dritto. "Piena soddisfazione per la decisione del Consiglio di Stato che ci sollecita a portare a conclusione l’affidamento della gara del trasporto pubblico su gomma in Toscana": così il governatore Enrico Rossi, e l’assessore ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli commentano la decisione del Consiglio di Stato. "Ora andremo avanti fino alla conclusione dell’affidamento- spiegano Rossi e Ceccarelli- con la convinzione che non si debba perdere altro tempo. Con questo contenzioso amministrativo, prodotto da uno dei soggetti partecipanti alla gara, i toscani sono gia’ stati troppo penalizzati. Non solo non hanno potuto beneficiare dei nuovi mezzi e dei nuovi servizi, ma hanno per giunta pagato piu’ di 2 milioni per ogni mese perso a causa del contenzioso". Allo stesso tempo, avvisano, "confermiamo la nostra piena fiducia nell’operato dei dirigenti della Regione Toscana che hanno predisposto gli atti di una delle piu’ grandi gare europee nel trasporto pubblico locale. In questo modo ci avviciniamo ancora di piu’ a un obiettivo molto importante, che avra’ ricadute positive e rilevanti per la Toscana del futuro".

"Dopo cinque anni di corsi, ricorsi e denunce e dei conseguenti pronunciamenti della giustizia amministrativa, dal Tar, alla Corte di Giustizia dell’Ue e del Consiglio di Stato, Mobit ancora non riesce ad accettarne l’esito". commenta Bruno Lombardi, presidente di Autolinee Toscane.

A stretto giro il commento di Mobit. "Le parole dell’assessore Ceccarelli sono singolari ed intenzionalmente fuorvianti. Il confronto è sulle offerte dei concorrenti alla gara: Mobit ed AT. Distinguiamo i numeri dalle parole. Mobit ha presentato la miglior offerta per il servizio con un costo superiore a quello di AT di circa 1,25%. Oggi la Regione determina di accrescere il corrispettivo chilometrico a favore di AT di circa 6,80%. Questi i numeri, ovvero i fatti. Andiamo alle parole. Nel comunicato stampa della Regione del 3 marzo si elenca una serie di motivi, tutti debolissimi fino all’inconsistenza. Fra questi non è citata l’inflazione, che, nella dichiarazione dell’assessore diventa la ragione esclusiva (non quantificata) dell’incremento. Il risultato è che con le risorse aggiuntive la Regione assegna il servizio ad Autolinee Toscane, che ha fatto un’offerta peggiore tecnicamente di quella di Mobit, e sostiene un costo superiore a quello offerto da Mobit! Complimenti!"