Forno crematorio per animali. "Decide la Regione"

Da valutare le relazioni di Arpat, Comune ed Asl. Contrari i residenti

Cani in una foto di repertorio (L.Gallitto)

Cani in una foto di repertorio (L.Gallitto)

Vicopisano (Pisa), 25 aprile 2018 - Sul dissenso dei cittadini alla realizzazione dell’impianto destinato alla cremazione di animali domestici a Vicopisano si esprimerà la Regione Toscana. L’opposizione dei residenti, formalizzata in un documento spedito agli uffici comunali, è al vaglio dell’ente regionale che gestisce la conferenza dei servizi e che a breve dirà la sua in merito all’opposizione che da inizio anno sta preoccupando i vicaresi. «Dopo una prima presa di posizione contro l’impianto di cremazione da parte di un gruppo di cittadini di Pian di Vico, è pervenuta all’amministrazione una relazione scritta da parte del ‘comitato per la salvaguardia, la tutela e la difesa del territorio e delle attività delle località di Guerrazzi e di Pian di Vico’ – spiega il sindaco Juri Taglioli –. Relazione che ho prontamente inoltrato alla Regione Toscana, che gestisce la conferenza dei servizi e che ha già in valutazione i contributi tecnici del Comune, di Arpat e della Asl, per avere risposte dettagliate su tutto. Attualmente le stiamo aspettando».

La vicenda inizia a metà febbraio, quando un imprenditore ha inoltrato al Comune la «scia» per poter realizzare nella zona artigianale di Vicopisano, la «Barsiliana», il forno crematorio. Lo stesso ente ha poi effettuato i controlli necessari per verificare la compatibilità della richiesta con l’area interessata (il regolamento urbanistico, infatti, prevede una norma che vieta la lavorazione dei rifiuti anche non pericolosi nelle zone artigianali, ndr) e Asl, Regione e gli stessi tecnici interni del Comune hanno appurato che l’attività in questione non è classificabile come trattamento di rifiuti, quindi non può essere inclusa nel divieto espresso dalla disposizione. In seguito alle segnalazioni e alle preoccupazioni manifestate da una parte della cittadinanza, sono stati promossi dall’amministrazione comunale e dall’assessore competente, Catia Cavallini, due incontri pubblici sul tema ma l’argomento continua a far discutere. «Comprendo i dubbi, le domande e le preoccupazioni espresse dalla parte di territorio più coinvolta – conclude il sindaco –. Proprio per questo sono andato a parlare con la Asl e gli uffici regionali per rendermi conto personalmente di come stanno le cose: i nostri obiettivi principali restano sempre la tutela e il benessere dei cittadini nonché la protezione del territorio e dell’ambiente».

Mic. Bul.