Ferita dalle bottigliate durante una rissa Giovane in ospedale

Caos movida: la ragazza, estranea alla lite, colpita a una caviglia. Di Vetta: "Scenario grave, centro abbandonato. Solo promesse"

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E’ rimasta coinvolta nella lite violenta, riportando una ferita. Bottigliate in piazza Garibaldi in piena notte. Ore 3 circa di pochi giorni fa. Due uomini discutono e, alla fine, uno dei due afferra anche una bottiglia per poi tirarla, un gesto fatto in mezzo ad altre persone che sono lì a parlare. Il vetro si rompe e un pezzo finisce sul polpaccio di una 27enne che si trova vicina e che è uscita per una serata con amici. La donna sanguina. "No, non conoscevo i due", ha spiegato a chi l’ha soccorsa. Non è una lesione profonda ma necessita di cure e infatti si rivolge al Pronto soccorso di Pisa. I dottori la medicano e raccolgono il suo racconto. I due aggressori, per ora, restano ignoti. "Ero in piazza e sono stata colpita da un vetro", spiega. Un episodio che si ripete dopo tanti altri simili. A luglio, un giovane di 23 anni, residente in provincia, era stato raggiunto al volto da una bottigliata. Ad agosto, in Vettovaglie, un uomo viene scotchato e i clienti di alcuni locali si affontano a suon di seggiolate.

Notti di caos in centro. Giuseppe Di Vetta, residente nel cuore storico di pisa e e tra gli animatori del gruppo Vendesi Vettovaglie, si rivolge, durissimo, al sindaco. "Siamo appena a metà settembre – scrive – e la difficilissima situazione nel centro storico si è ripresentata. Degrado, inciviltà diffusa, impiego di strade pubbliche come bagni abusivi, illegalità (consumo e vendita di alcolici), assalti alle serrande, con calci e pugni, da parte di soggetti in stato di alterazione alcolica". E parla di "scenario grave e avvilente", puntando il dito proprio contro il primo cittadino e la giunta: "siete politicamente (e, aggiungo, giuridicamente) responsabili di questa situazione (le responsabilità, che pure esistono, dei passati governi cittadini non vi assolvono); e sopratutto siete responsabili dell’incapacità (della non volontà) di risolverla". Definisce poi "le ordinanze che ha emanato, come ad esempio quella relativa alla vendita di alcolici o all’antibivacco", "cartastraccia; siamo sinceri". Persino "la presenza delle forze dell’ordine, nonostante gli sforzi del suo Consigliere per la Sicurezza", viene qualificata come "letteralmente inesistente". Aggiunge che "il centro storico è stato abbandonato. In particolare, via Sant’Orsola". E cita la promessa fatta mesi fa "di autorizzare l’installazione di un cancello (autofinanziato), chiuso dalle 20 alle 7, per proteggere gli abitanti dagli effetti devastanti della movida" caduta, per ora, nel vuoto.

A. C.