"Dalla Corsica si vede la Torre di Pisa: non è un trucco, è la fisica bellezza"

Sergio Giudici, docente del Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa e direttore del Museo degli Strumenti di Fisica e della Ludoteca Scientifica spiega il fenomeno e la fotografia che fa impazzire il web

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Pisa, 24 gennaio 2020 - Un paesaggio lunare, senza ombre né colori. All’apparenza un’istantanea in bianco e nero che poi, indagando con occhio più attento, si rivela essere il fotogramma di una panoramica immortalata attraverso il filtro a infrarossi. Ed ecco la magia che appare al centro della fotografia scattata dai 2.700 metri del Monte Cinto in Corsica: la maestosità di Piazza dei Miracoli.

Da lunedì scorso questa immagine impazza in rete, portandosi dietro una scia di stupore misto a diffidenza per la nitidezza dei contorni e la precisione dell’immagine catturata da Antoine Mangiavacca, fotografo ventiduenne di Marsiglia. "Nessun fotomontaggio né magia: c’è la scienza dietro allo scatto di Mangiavacca": Sergio Giudici, docente del Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa e direttore del Museo degli Strumenti di Fisica e della Ludoteca Scientifica (che sorgono nel complesso dei Vecchi Macelli in via Bonanno Pisano), spiega come può essere utilizzato il filtro a infrarossi nella fotografia.

"Questa strumentazione è stata sviluppata in ambito militare, come accade per moltissime apparecchiature, prima di essere utilizzata anche a scopi civili. I raggi infrarossi non sono visibili all’occhio umano, ma attraverso un filtro possono essere catturati dal sensore della macchina fotografica. A differenza degli altri raggi hanno la particolarità di non essere diffusi dall’aria e quindi viaggiano in linea retta: ciò consente di immortalare immagini nitide e ricche di particolari, anche su soggetti molto distanti".

La vetta del Monte Cinto dista dalla costa pisana ben 190 chilometri, ma con l’apparecchiatura adeguata è possibile fotografarla con precisione: "Antoine ha immortalato il tratto del mar Ligure che va da Piombino a Marsiglia – continua Giudici -. Il suo scatto ha racchiuso la porzione di mare nella quale è nata e si è sviluppata la Repubblica marinara pisana. È suggestivo pensare che la foto è stata scattata dalla Corsica, dove sorgono edifici in stile romanico pisano: lo stesso che si ammira in Piazza dei Miracoli". I raggi infrarossi che solcano il mar Ligure rimandano anche ad un mito religioso, come spiega il docente dell’ateneo pisano: "Si narra che San Torpè venne lasciato morire su una barca alla deriva nel mar Ligure e si arenò dove oggi sorge Saint Tropez, la famosa località il cui nome deriva proprio da quello del martire." – e conclude - "Nel 2021 il Museo degli Strumenti di Fisica potrebbe ospitare una mostra dedicata proprio alla scienza nella rappresentazione del paesaggio: dalle intuizioni di Leonardo da Vinci fino alle strumentazioni attualmente impiegate nella fotografia".  

Andrea Martino