"Da agosto Pisa senza ambulanza Cri di notte. E da ottobre niente più centralina servizi"

Misericordie, Pa e Cri: "Intervento su infarto rimborsato solo 16 euro. E mezzi di soccorso fermi in ospedale, ieri 46 pazienti in attesa al Ps"

L'incontro con le principali associazioni di volontariato che lavorano in ambito sanitario

L'incontro con le principali associazioni di volontariato che lavorano in ambito sanitario

Pisa, 5 luglio 2022 - Uniti nella gestione, ma anche, purtroppo, nei problemi. Il risultato è un taglio, loro malgrado, dei servizi essenziali per i cittadini. E, dopo oltre due anni di richieste di aiuto, cadute per la maggior parte nel vuoto, e di denunce (l’ultimo appello era stato il 18 maggio durante un’assemblea congiunta e partecipata), le principali associazioni di volontariato che lavorano in ambito sanitario hanno chiesto di poter parlare con, tra gli altri, i consiglieri regionali pisani. Un appello raccolto da La Nazione che ieri nella sua sede in Largo Menotti ha organizzato l’incontro. Hanno accettato l’invito solo i consiglieri di opposizione.

Tanti i nodi. "Il sistema non tiene più", riassume Alessandro Betti, presidente della Pubblica assistenza di Pisa. "Cominceranno a saltare i servizi. Il tariffario dei rimborsi è fermo al 2004-2005 ma i nostri interventi sono raddoppiati e non riusciamo a coprire i costi senza ristori oltretutto. E non c’è omogeneità: a Pisa i rimborsi sono diversi da quelli in Versilia (e siamo nella stessa Asl)". Altro punto, "la mancanza di automediche (a Massa ne hanno 9), un’ambulanza sta ferma in ospedale 2-3 ore per cittadini che necessitano solo di diagnostica. Il lato più triste è che non riusciamo a farci ascoltare".

"L’altro giorno – prosegue Maurizio Novi, presidente Misericordie pisane – ho avuto un’ambulanza in attesa per 5 ore con un’85enne a bordo". Ieri, nel pomeriggio, c’erano 46 pazienti in attesa e mezzi di soccorso bloccati al Ps. E ancora: "Abbiamo messo in piedi una centralina per la gestione dei servizi ordinari (che a ottobre ci vediamo costretti a far cessare) con un dipendente, a rotazione, che lavora per tutti. A noi è costato fino a ora oltre 190mila: circa, 50mila l’anno, tutto di tasca nostra. Abbiamo chiesto anche solo l’implemento del software, ma non ci è stato concesso neppure quello. Abbiamo invocato più volte un colloquio con la direttrice generale dell’Asl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani, mai ottenuto".

Enrico Dini, commissario della Misericordia di Pisa, rincara: "Vediamo tanta indifferenza. Ma la politica lo sa che un servizio di emergenza-urgenza in strada, per esempio su un infarto, viene rimborsato (fino a 25 chilometri) 16 euro, compresi benzina e dipendenti? La Toscana è la Regione dove è nato il volontariato e dove morirà".

"Con il Covid sono diminuite le entrate – afferma Graziano Pacini, coordinatore Anpas zona pisana – Le buone relazioni tra le confederazioni sono un’eccellenza pisana. Chiediamo di rivalutare il tavolo locale ed essere coinvolti in alcune scelte, come quella per diminuire le liste di attese. Ancora, cooprogettazione prima dei bilanci. E una riflessione sul sistema servizio civile: abbiamo sempre più difficoltà a trovare giovani".

"Caro bollette e carburanti – prosegue Antonio Cerrai (presidente Croce Rossa italiana Pisa) – Durante la pandemia abbiamo pensato di proteggere i più fragili, tra di noi, lasciandoli a casa o dotandoli di dispositivi, ma anche tra i cittadini non tirandoci maiindietro: ora abbiamo un bilancio in dissesto, noi che lo avevamo sempre in ordine, sotto di un milione di euro. Ho il mandato, votato all’unanimità, dell’assemblea dei soci per stoppare dal primo agosto la convenzione che garantisce un’ambulanza di notte su Pisa. 7-8 ore in meno di servizi. Ed è solo l’inizio".