Pisa piange la morte di Ciampi: "Semel normalista, semper normalista. Addio Presidente"

Filippeschi: "Un grande italiano, un servitore impeccabile dello Stato"

Il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi durante un convegno al Sant'Anna

Il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi durante un convegno al Sant'Anna

Pisa, 16 settembre 2016 - La notizia della morte di Carlo Azeglio Ciampi getta la città di Pisa in un profondo lutto. E' qui, infatti, che l'ex Presidente della Repubblica studiò all'università: prima a Lettere, poi alla Scuola Normale, e infine a Giurisprudenza. In una nota il sindaco Marco Filippeschi ha espresso il suo cordoglio: "Carlo Azeglio Ciampi è stato un grande italiano, un servitore impeccabile dello Stato, un esempio per tutti, per i giovani ai quali sempre parlava". Filippeschi ha commentato così la scomparsa di Ciampi a nome della città, rimarcando: "Ciampi aveva studiato a Pisa, nella nostra Università, da Normalista. Ha sempre avuto un rapporto molto stretto con la nostra città. Merita la nostra più grande riconoscenza e un saluto pieno d'affetto". 

Dalla Normale di Pisa un saluto particolare: "Semel normalista, semper normalista. Addio Presidente". Carlo Azeglio Ciampi ne fu allievo dal 1937 al 1941. Sui social e sul sito la prestigiosa università saluta l'ex Capo dello Stato prendendo a prestito le parole da lui usate nella sua ultima lettera all'università a giugno, quando tornò a definirla "Scuola dell'Uomo" e scrisse: "Il rigore è il sigillo della Casa; il merito, l'unica discriminante. Chi vi accede, oggi come ieri, deve esserne consapevole: non sono risparmiati sacrifici, non sono date scorciatoie. Per questo, lasciatemi dire che oggi come ieri e ancora domani, semel normalista, semper normalista". Per la Normale è stato "uno degli allievi di cui va più fiera", si legge. "Il suo contributo alla vita politica, civile, economica e culturale del nostro Paese è stato enorme. Il suo impegno è stato sempre accompagnato da una profonda umanità, che lo ha reso caro agli italiani". La Normale pubblica anche la lettera ricevuta da Ciampi a giugno, per ringraziare la Scuola della decisione di collocare nella biblioteca la sua donazione di onorificenze ricevute durante il mandato presidenziale. Alla Normale, scriveva, "mi sono attrezzato per intraprendere un viaggio che mi ha portato verso destinazioni a quel tempo fuori dagli orizzonti del normalista dedito con passione agli studi classici".

E anche dalla Scuola Superiore Sant’Anna arriva un messaggio di profondo cordoglio. Il Sant'Anna fa sapere di partecipare al lutto per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ex allievo della Scuola Normale Superiore e da sempre vicino alla Scuola Superiore Sant'Anna e alla sua Associazione ex Allievi, e sottolinea anche di aver avuto l'onore di ospitarlo in numerose occasioni di incontro e di confronto su temi legati all'attualità.

"Alla Signora Franca e a tutti i familiari –commenta Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Superiore Sant’Anna, appena appresa la notizia - giunga l'abbraccio affettuoso della Scuola Superiore Sant'Anna". "Carlo Azeglio Ciampi - aggiunge Perata - è stato uno degli uomini che hanno traghettato l'Italia nel XXI secolo. Convinto europeista ha guidato come 'uomo delle istituzioni' il nostro Paese, contribuendo a rilanciarne l'identità nazionale, ma in chiave europeista. Da convinto assertore dell'Unione europea e dei valori alla base della sua fondazione, è stato determinante nel portare a termine con successo il processo di integrazione europea dell’Italia". "Tutti noi sapremo - conclude il rettore del Sant'Anna - ricordare Carlo Azeglio Ciampi e il contributo di idee,determinante per la crescita dell'Italia e della Scuola Superiore Sant'Anna. In occasione delle celebrazioni per il trentennale nel 2017 – conclude Perata - un posto di rilievo sarà dedicato alla figura di Carlo Azeglio Ciampi".

Carlo Azeglio Ciampi, nato a Livorno nel 1920, nella sua lunghissima carriera è stato governatore della Banca d'Italia per 14 anni, presidente del Consiglio nel 1993, presidente della Repubblica dal 1999 al 2006. Anche dopo gli anni della formazione, il legame di Carlo Azeglio Ciampi con le due scuole universitarie superiori di Pisa si è sempre mantenuto saldo.

Tra l'altro, l'attuale comandante provinciale di Pisa, in precedenza in forza al Quirinale nella scorta del presidenteil colonnello Andrea Brancadoro, vanta un rapporto strettissimo con l'ex Capo di Stato. Si sono conosciuti nel 2006 e frequentati a lungo fino al 2013, quando Ciampi era già presidente emerito, e l'ufficiale fu destinato a Pisa. A lui l'ex capo di Stato aveva affidato per custodirle fino alla donazione alla Normale molte onorificenze e regali ricevuti durante il settennato. "È stato un uomo eccezionale per cultura e senso etico - ricorda Brancadoro - cattolico e convinto della laicità dello Stato, con una grande fiducia nelle nuove generazioni, anzi era sicuro che fosse indispensabile affidare ai giovani la costruzione del futuro dell'Italia e dell'Europa". Del trasferimento, aggiunge il colonnello, "fu particolarmente contento: anche recentemente mi aveva rinnovato la raccomandazione di salutargli la città e la chiesa di Santa Caterina, dove andava a pregare prima degli esami alla Normale, dove giovanissimo aveva seguito le lezioni del suo maestro Guido Calogero e dove aveva conosciuto la signora Franca, compagna eccezionale di una vita lunghissima". Infine, Brancadoro, ricorda "la semplicità dei momenti privati: aveva una sensibilità davvero affettuosa per gli uomini addetti alla sua sicurezza, che manifestava tenendosi sempre informato sulla vita familiare di tutti". "Per me - conclude - rimane indimenticabile la mattina del 12 febbraio 2010, mentre Roma rimaneva avvolta in una fitta nevicata, tra le primissime telefonate che io e mia moglie ricevemmo in clinica dopo la nascita di nostro figlio ci fu la sua: 'benvenuto Giacomo', rivolgendosi poi con straordinaria tenerezza alla sorellina Alessandra".