Camera penale, ecco il direttivo

Tutti i componenti dell'organismo rinnovato

Il nuovo direttivo della Camera penale di Pisa

Il nuovo direttivo della Camera penale di Pisa

Pisa, 9 novembre 2018 - Camera penale, ecco il nuovo direttivo. La già preannunciata seconda presidenza, di grande entusiasmo e tutta al femminile, dell'avvocato Laura Antonelli ha trovato conferma all'esito del primo direttivo dei consiglieri della camera penale di Pisa risultati eletti il 30 ottobre, che si è tenuto pochi giorni fa. Al suo fianco,  il vicepresidente, con la carica di segretaria, l'avvocato Serena Caputo, già membro del passato direttivo, con i medesimi incarichi.

Assume in questo mandato la carica di tesoriere l'avvocato Andrea Cariello, che subentra al consigliere Alessandro Zarra, sin da ora indicato quale direttore della Scuola della Camera penale, di cui farà parte unitamente al consigliere Marialuisa Bresciani, da sempre fiore all'occhiello dell'associazione per l'organizzazione dei corsi per gli avvocati che intendono essere iscritti alle liste per i difensori d'ufficio.

Il consigliere Alessandro Niccoli sarà invece responsabile della formazione continua per l'organizzazione di convegni specialistici in materia penale. Nuovo ingresso quale consigliere è quello dell'avvocato Marco Romeo, che subentra al consigliere Giuseppe Carvelli, che è stato attivo ed operativo per lo scorso biennio unitamente  a tutto il gruppo riconfermato, in uno dei momenti storici tra più difficili per l'avvocatura. E un ulteriore periodo buio si preannuncia anche per questo prossimo biennio, dato che è proprio di oggi la notizia dell'astensione dalle udienze e la mobilitazione politica degli avvocati penalisti italiani indetta dall'Unione Camere penali Italiane nelle giornate dal 20 al 23 novembre contro le iniziative del governo "destinate a incidere - spiegano - negativamente sui meccanismo della giustizia penale: in particolare contro l'emendamento governativo che prevede l'abolizione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado e contro le numerose ulteriori incongruenze previste nel disegno di legge per la repressione dei reato contro la pubblica amministrazione".