Bilancio 2023: approvato lo schema "Non aumentiamo le tasse ai pisani"

Il sindaco Conti anticipa i contenuti della manovra: "Attenzione alle fasce deboli e investimenti per la città"

di Gabriele Masiero

PISA

Via libera della giunta al bilancio di previsione che insieme al Documento Unico di Programmazione, che comprende il Piano Opere Pubbliche, il Piano biennale acquisti servizi e forniture e il Piano di alienazione e valorizzazione patrimoniale. "Lo schema approvato - assicura il sindaco Michele Conti - evidenzia ancora una volta lo stato di sostanziale salute ed equilibrio dei conti del Comune e non ci sarà aumento di tasse e tariffe".

Inflazione al 12%+

Il documento - prosegue Conti- risente degli effetti della pandemia e della guerra in Ucraina e "anche a Pisa il livello dell’inflazione ha raggiunto quasi il 12%, livelli che non venivano registrati dagli anni Ottanta: il Bilancio, l’ultimo di questi 5 anni di mandato, tuttavia, mantiene le caratteristiche fondamentali dei bilanci precedenti, in particolare con azioni e misure concrete di sostegno alle fasce più deboli". Non aumentano le tasse

Il sindaco sottolinea che "tasse e tariffe non aumentano e in qualche caso sono più basse di altre realtà. "Utilizziamo una parte importante degli oneri di urbanizzazione per finanziare il bilancio corrente, mantenendoe un livello adeguato di spesa corrente per garantire i servizi, sicurezza e solidarietà ai cittadini, per sostenere le associazioni, la cultura, l’assistenza sociale e investendo ancora su turismo e valorizzazione delle tradizione storiche pisane: invariate per il 2022 le aliquote Imu e Irpef. Per la Tari l’aumento del 2% è stato deliberato dall’Ato Toscana nel 2022 e ha valenza triennale".

Le entrate Il bilancio 2023 è di quasi 319 milioni (in aumento rispetto alla previsione 2022) con la spesa corrente a circa 132 milioni mentre quella in conto capitale di 139 milioni di euro, anche questa in crescita. Previste entrate tributarie pari a 86.787.050 euro, entrate da trasferimenti pari a poco più di 8 milioni di euro ed entrate extratributarie pari a quasi 37 milioni di euro. Mentre per le entrate in conto capitale ci sono quelle da contributi agli investimenti, alienazioni patrimoniali (10 milioni), altre entrate pari a 134.790.562, alle quali vanno aggiunte le entrate straordinarie legate al recesso da Interporto di Guasticce (Livorno) e all’ulteriore quota di liquidazione di Gea. Pesano i rincari dei costi energetici nella voce- uscite con una spesa corrente prevista a oltre 132 milioni, cui sono da aggiungere 3.673.410 euro di rimborsi di prestiti (in diminuzione rispetto al 2022 che ammontavano a quasi 4 milioni). Mentre sono previste uscite in conto capitale per oltre139 milioni di euro.

Costo del personale Il costo del personale previsto per il 2023 ammonta a 30.122.914 milioni di euro (era 30.051.000 nel 2022), pari al 22,8% della spesa corrente sulla quale pesano i valori degli aumenti contrattuali dovuti alla sottoscrizione dei contratti nazionali di lavoro. Per quanto riguarda i livelli di indebitamento la Giunta ha deciso l’accensione di nuovi mutui per 4 milioni di euro per la realizzazione di opere pubbliche, in aggiunta agli 8 milioni del biennio 202021, portando il livello di indebitamento del bilancio a circa 20 milioni.