di Gabriele Masiero
PISA
Via libera della giunta al bilancio di previsione che insieme al Documento Unico di Programmazione, che comprende il Piano Opere Pubbliche, il Piano biennale acquisti servizi e forniture e il Piano di alienazione e valorizzazione patrimoniale. "Lo schema approvato - assicura il sindaco Michele Conti - evidenzia ancora una volta lo stato di sostanziale salute ed equilibrio dei conti del Comune e non ci sarà aumento di tasse e tariffe".
Inflazione al 12%+
Il documento - prosegue Conti- risente degli effetti della pandemia e della guerra in Ucraina e "anche a Pisa il livello dell’inflazione ha raggiunto quasi il 12%, livelli che non venivano registrati dagli anni Ottanta: il Bilancio, l’ultimo di questi 5 anni di mandato, tuttavia, mantiene le caratteristiche fondamentali dei bilanci precedenti, in particolare con azioni e misure concrete di sostegno alle fasce più deboli". Non aumentano le tasse
Il sindaco sottolinea che "tasse e tariffe non aumentano e in qualche caso sono più basse di altre realtà. "Utilizziamo una parte importante degli oneri di urbanizzazione per finanziare il bilancio corrente, mantenendoe un livello adeguato di spesa corrente per garantire i servizi, sicurezza e solidarietà ai cittadini, per sostenere le associazioni, la cultura, l’assistenza sociale e investendo ancora su turismo e valorizzazione delle tradizione storiche pisane: invariate per il 2022 le aliquote Imu e Irpef. Per la Tari l’aumento del 2% è stato deliberato dall’Ato Toscana nel 2022 e ha valenza triennale".
Le entrate Il bilancio 2023 è di quasi 319 milioni (in aumento rispetto alla previsione 2022) con la spesa corrente a circa 132 milioni mentre quella in conto capitale di 139 milioni di euro, anche questa in crescita. Previste entrate tributarie pari a 86.787.050 euro, entrate da trasferimenti pari a poco più di 8 milioni di euro ed entrate extratributarie pari a quasi 37 milioni di euro. Mentre per le entrate in conto capitale ci sono quelle da contributi agli investimenti, alienazioni patrimoniali (10 milioni), altre entrate pari a 134.790.562, alle quali vanno aggiunte le entrate straordinarie legate al recesso da Interporto di Guasticce (Livorno) e all’ulteriore quota di liquidazione di Gea. Pesano i rincari dei costi energetici nella voce- uscite con una spesa corrente prevista a oltre 132 milioni, cui sono da aggiungere 3.673.410 euro di rimborsi di prestiti (in diminuzione rispetto al 2022 che ammontavano a quasi 4 milioni). Mentre sono previste uscite in conto capitale per oltre139 milioni di euro.
Costo del personale Il costo del personale previsto per il 2023 ammonta a 30.122.914 milioni di euro (era 30.051.000 nel 2022), pari al 22,8% della spesa corrente sulla quale pesano i valori degli aumenti contrattuali dovuti alla sottoscrizione dei contratti nazionali di lavoro. Per quanto riguarda i livelli di indebitamento la Giunta ha deciso l’accensione di nuovi mutui per 4 milioni di euro per la realizzazione di opere pubbliche, in aggiunta agli 8 milioni del biennio 202021, portando il livello di indebitamento del bilancio a circa 20 milioni.