Caso Forza Nuova, Ceccardi: "I partiti li sciolgono i giudici, non gli altri partiti"

L'europarlamentare della Lega alla Nazione: "È un precedente pericoloso"

Susanna Ceccardi

Susanna Ceccardi

Firenze, 11 ottobre 2021 -  “Non serve una mozione”, dice alla Nazione Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega, che contesta la decisione del Pd di presentare una mozione per lo scioglimento di Forza Nuova, dopo i fatti di sabato scorso, con l’assalto alla sede della Cgil a Roma.

“Colpisce la forte matrice fascista alla base delle gravi azioni violente poste in essere ai danni di un corpo intermedio, rappresentante dei diritti dei lavoratori quale quello della CGIL, azioni contraddistinte da un’inquietante carica eversiva e tali da configurare un vero e proprio attacco, con metodi violenti, alla nostra democrazia”, si legge nella mozione presentata dal Pd, che impegna il governo “a dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente norma vigente adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana”. 

“La XII disposizione transitoria e finale della Costituzione stabilisce che sia vietata la ricostituzione del partito fascista”, riprende Ceccardi. “Se i giudici ritengono che Forza Nuova sia partito fascista si può sciogliere, altrimenti arbitrariamente i partiti non possono decidere lo scioglimento di altri partiti, anzi lo ritengo un precedente pericoloso”.