Caro Salvini, ma c'è davvero bisogno di imbolsonirsi?

La visita a Pistoia del presidente del Brasile e l'incontro con il leader della Lega

Pecore elettriche

Pecore elettriche

Firenze, 2 novembre 2021 - Ci sono molti modi dignitosi di essere di destra e conservatori, con idee precise sul mercato, la società, le istituzioni. La destra non è quella macchietta che ha in mente Peppe Provenzano quando la descrive come un’accozzaglia di fascisti che non sanno stare a tavola. Sarebbe però importante non dare argomenti a chi è abituato a vedere mostri ovunque. Che cosa ci fa Matteo Salvini a Pistoia con il negazionista Jair Bolsonaro, presidente no vax del Brasile?

Qui non si tratta nemmeno di sfidare il luogocomunismo, ma il buonsenso. C’era davvero bisogno di mettere il cappello sulla commemorazione dei brasiliani caduti durante la seconda guerra mondiale al sacrario di San Rocco? Non si può che dare ragione alla Diocesi di Pistoia, che ha stigmatizzato chi sfrutta “i palcoscenici di incontri di natura istituzionale”. La commemorazione dei defunti “non può né deve essere oggetto di odiose strumentalizzazioni da parte di qualsiasi parte politica”.

Perché accompagnarsi a chi fa disinformazione sui vaccini? Da mesi si parla di ricostruire l’assetto del centrodestra su basi non scioccamente populiste. Un desiderio espresso non dai comunisti immaginari che Bolsonaro vede come traveggole, ma dai superstiti liberali del centrodestra. Che messaggio vuole lanciare Salvini all’elettorato deluso e confuso del centrodestra, quello che alle elezioni amministrative appena concluse non si è presentato alle urne? C’è davvero bisogno di imbolsonirsi?