Noodles, 489 volte in pista: record mondiale

Alle aste nessuno lo voleva, l’allevatore accettò l’offerta di Francesco Accorinti che lo portò via con mille euro: ora ne vince oltre 160mila

Migration

di Martina Nerli

In un’ippica che spesso richiama l’attenzione sulle giovani leve meritano un applauso anche le vecchie glorie. Da loro sai già cosa aspettarti, nessuna escalation ne colpi di scena in una giornata fortunata, il meglio forse è già alle loro spalle eppure continuano a scendere in pista con un immensa voglia di correre. Obbligatoriamente in cima alla lista degli agè il toscanissimo Noodles Bieffe che venerdi scorso all’ippodromo di Firenze è sceso in pista per la 489esima volta in carriera, è il record mondiale di corse disputate per un cavallo da corsa. Noodles è la mascotte del Granducato ma soprattutto rappresenta l’altra faccia di questo sport, le grandi scuderie sempre in copertina con un ricambio continuo di cavalli valorizzati da metodi di allenamento rigorosamente all’avanguardia, dall’altra i "piccoli" consapevoli di non essere competitivi con i grandi nomi impegnati in un binario parallelo dello stesso sport con una passione smisurata per questi fantastici animali.

"Noodles – spiega il suo fedele compagno di avventure Francesco Accorinti – è abituato ad una gestione semplice, per tenere la forma tra una corsa e l’altra viene attaccato per strada ma è più un giro di svago che un allenamento". Il cavallo ha tredici anni ed è con il proprietario fin da puledro: "Tra gli invenduti all’asta nel 2008, l’allevatore pur di non portarlo indietro accettò la mia offerta di mille euro e il cavallo tornò a casa con me, adesso ne vince oltre 160 mila". Debutto a due anni nel vecchio anello di Tor Di Valle con un modestissimo sesto posto, la prima vittoria poco dopo a Padova con Riccardo Pezzatini. Da allora è una storia senza fine, un giro infinito per l’Italia. Nel 2014 c’è una piccola parentesi: "Il cavallo viene acquistato – racconta Accorinti – e finisce a Siracusa. Il debutto in Sicilia è piuttosto deludente, dopo pochi giorni il nuovo proprietario mi richiama dicendomi che il cavallo non aveva mantenuto le aspettative e a lui non interessava un brocco del genere. Gli propongo di ricomprarlo, il cavallo torna subito da me e da allora non ci siamo più separati". Da cavallo da corsa a animale domestico il passo è breve: "Pur avendo i suoi spazi gli piace girare libero attorno casa come un cane ormai è un componente della famiglia". La gestione di può sembrare bizzarra per un cavallo da corsa ma forse l’elisir di lunga vita è proprio in questa vita rilassante circondato da persone che amano il cavallo prima come animale e poi come atleta: "Con i cavalli a casa non riesco ad immaginare una prospettiva diversa- prosegue Accorinti- i cavalli fanno parte della mia quotidianità ma anche di quella della mia famiglia". Il lockdown della scorsa primavera ha rafforzato ulteriormente il legame: "I ragazzi a casa con le scuole chiuse sono stati costretti ad inventarsi nuovi passatempi, mio figlio ha pensato di montarlo a sella e di girottolare nella vigna davanti casa. E Noodles era felice".