L'Am Flora Buggiano dice arrivederci alla B2 di volley: ripartirà dalla serie C

L'ha comunicato il presidente Leandro Landi per consentire al settore giovanile di crescere contenendo i costi societari

Leandro Landi, lo storico presidente borghigiano

Leandro Landi, lo storico presidente borghigiano

Borgo a Buggiano (Pistoia), 10 maggio 2022 - Non gioco più, me ne vado? No, me ne vado proprio perché voglio giocare ancora. La notizia è di quelle che lasciano, lì per lì, sbigottiti: nel volley l’AM Flora, la prima squadra dell’UPV Buggiano, lascia, non raddoppia: non disputerà il campionato femminile nazionale di serie B2 nella prossima stagione, 2022/23. La dirigenza borghigiana sceglie i social per ufficializzare la scelta. Possibile, dopo lo splendido sesto posto a pari merito con Empoli, per di più da matricola? Le ragioni vengono spiegate dallo storico patron, Leandro Landi.

“Non siamo, tutt’a un tratto, impazziti. Abbiamo dato comunicazione tramite i social per non… arrivare secondi, per essere i primi a darne notizia e non essere superati dai mass media. Si tratta di una scelta ponderata. Sono il primo ‘a cui girano le p…. a mille’ – si lascia scappare –, ma non potevo, non poteva il Consiglio societario agire diversamente”. Buggiano, da sempre sodalizio florido e ambizioso perché capace di coniugare settore giovanile e risultati, ha riflettuto, molto, sul proprio avvenire. “Abbiamo concluso un torneo di B2 stupendo – sostiene Landi – con un paio di giocatrici che saranno costrette a separarsi dal nostro club: Mostardini andrà a studiaregiocare negli States, e Grosso a lavorare a Firenze.

Abbiamo una Frediani stoica, che ha giocato gran parte dell’annata con un ginocchio malmesso, sacrificandosi. Questo che cosa vuol dire? Che per rinforzare l’organico saremmo costretti a fare 3, 4 grossi investimenti. Per carità, abbiamo finito la stagione in pari, avremmo potuto anche farlo. Ma poi? Saremmo entrati in una spirale che ci avrebbe portati al corto circuito. Il perché è presto detto. Avremmo dovuto necessariamente rinforzarci con pallavoliste di fuori, aumentando i costi, e ci saremmo staccati dal nostro meraviglioso vivaio, che ancora non ha un così elevato numero di elementi pronto a subentrare, come siamo sempre stati abituati ad avere.

Morale della favola, saremmo andati incontro a futuri rischi di esposizioni. Con la situazione che c’è in giro… Per carità, abbiamo i nostri sponsor, chi ci supporta con entusiasmo e passione, ma non possiamo fare il passo più lungo della gamba: su questo il Consiglio ha convenuto all’unanimità. E allora? Scambieremo la B2 con una serie C e tuteleremo al massimo il nostro settore giovanile, costituito da 140150 bambine e ragazzine di talento. Sarà necessario fare buon viso a cattiva sorte, ma pensando all’attività, innanzitutto: al far praticare sport alle giovani della Valdinievole. Non siamo la Juventus o l’Inter, potremmo essere l’Empoli della situazione. Sarebbe come se uno volesse acquistare una Lamborghini: benissimo, può farlo, ma la benzina poi?”. Ha vinto l’idea dello sport, da porre sempre prima dell’ambizione personale.

Gianluca Barni