Wwf Toscana all’attacco: "Centro visite affidato a chi è contro il Padule"

La nota del delegato Scoccianti contro il Comune di Larciano e i cacciatori "Chiediamo l’intervento della Regione per rettificare una scelta sbagliata".

Wwf Toscana all’attacco: "Centro visite affidato a chi è contro il Padule"

Grazie a un bando del Comune di Larciano ha riaperto il Centro visite della riserva naturale del Padule di Fucecchio. L’uso dei locali del centro è stato affidato alla Federcaccia di Larciano e all’associazione Intrecci

"L’affidamento della gestione del Centro visite del Padule alla Federcaccia è una fine tragicomica. Chiediamo l’intervento della Regione per rettificare una scelta insostenibile e grottesca- Federcaccia è infatti da sempre stata in prima fila contro la riserva naturale". Questi alcuni dei passaggi più significativi dell’intervento del WWF Toscana firmato dal delegato regionale Guido Scoccianti. Tema del dibattere è naturalmente l’affidamento da parte del Comune di Larciano, attraverso un bando, del Centro visite del Padule all’Associazione Intrecci e alla sezione locale della Federcaccia. Il WWF punta il dito sul secondo ente e attacca: "A dividersi gli spazi del Centro visite saranno l’associazione Intrecci, che fa un’attività encomiabile con i ragazzi disabili, ma non propriamente di tutela ambientale, ed i cacciatori di Larciano – si legge nella nota firmata da Scoccianti –. Pur nell’urgenza di riaprire la struttura al pubblico, si poteva fare altrimenti? Pensiamo di sì, e senza inventare niente: bastava copiare il bando del Comune di Altopascio per la gestione del Centro visite di Sibolla. Un bando serio, che ha garantito la partecipazione di associazioni che si occupano davvero della tutela ambientale e della biodiversità. A Larciano invece si affida una struttura costruita con fondi destinati alla tutela e corretta fruizione dell’ambiente ed alla conoscenza del Padule proprio a quei soggetti, i cacciatori, che da decenni non solo depauperano la fauna selvatica dell’area palustre con la loro attività di caccia, ma anche sono il primo e maggiore ostacolo all’ampliamento dell’area protetta. Non è infatti un caso che la zona protetta come riserva naturale corrisponde tuttoggi solo al 10% del Padule, una percentuale ridicola ed assolutamente insufficiente a tutelare adeguatamente lo straordinario patrimonio naturale del Padule".

Il WWF Toscana puntualizza che il bando di Larciano "ha di fatto aperto le porte del Centro visite a un’associazione che è sempre stata in prima fila contro la riserva naturale. Una fine tragicomica (più tragica che comica) per un Centro visite realizzato solo dieci anni fa con fondi pubblici. Chiediamo a questo punto un chiaro segnale da parte della Regione che rettifichi una scelta insostenibile e grottesca. D’altronde insostenibile e grottesca è gran parte della storia della tutela, anzi della non-tutela, del Padule, la maggiore palude interna d’Italia, area di importanza internazionale per le migrazioni degli uccelli, sito ambientale di importanza comunitaria, ma la cui tutela è ancora limitata ad un fazzoletto della sua estensione".

n. cas.