Turismo in coma: "Tagliate le tasse"

Appello di Confesercenti per un incontro con l’amministrazione comunale: "Tari, Tosap e Cosap insostenibili"

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Turismo a picco nel 2020 (i dati fino a tutto novembre mostrano un crollo di pernottamenti di oltre l’81%) e prospettive grame anche nel 2021, visto che anche nei maggiori paesi europei, dai quali giunge la stragrande maggioranza dei turisti, hanno ulteriormente prolungato il lockdown. Facile prevedere che nessuno o quasi quindi farà prenotazioni per la primavera e la Pasqua (cade il 4 aprile) potrebbe essere ancora evento per pochi intimi.

Con le camere vuote, gli albergatori bussano alle casse pubbliche, chiedendo quei ristori tanto annunciati, ma finora giunti con il contagocce. " Finalmente in consiglio comunale – scrive Confesercenti – si parla di importi e possibilità di ristori. Abbiamo chiesto informazioni e risposte più volte prima della fine del 2020 e della scadenza della Tari. La scadenza ormai è passata, ma le nostre strutture alberghiere hanno bisogno di aiuto. La Tari ovviamente è l’importo più elevato e ingiusto, considerando la chiusura annuale di molte strutture che non hanno prodotto alcun rifiuto, ma che si sono trovate a pagare gli stessi importi di un anno di piena apertura. Non dimentichiamo però anche la Tosap e la Cosap, che si sono andate ad aggiungere alle scadenze di fine anno".

"A questo punto – prosegue l’associazione di categoria – chiediamo all’amministrazione comunale di incontraci al più presto per valutare insieme le strategie da attuare per i ristori alle nostre strutture, per aiutarle a sopravvivere, considerando che la strada per la ripresa sarà ancora lunga e solamente con aiuti concreti e immediati potremo avere una prospettiva. Gli importi parlano chiaro: i margini per gli aiuti ci sono. La nostra associazione è pronta a collaborare per studiare insieme le modalità di attuazione".

Il tracollo del turismo in città pesa enormemente anche sulle casse comunali, dove è affluita solo una piccola parte del gettito annuale della tassa di soggiorno. Come spiega nella pagina succesiva l’assessore al bilancio, solo con i maggiori trasferimenti del governo è stato possibile coprire questa falla nei conti pubblici.

Marco A. Innocenti