Il ministro: "Tavolo nazionale sul termalismo"

Gianmarco Centinaio, presente a "Food&Book", manifesta forte interesse per il rilancio

Centinaio, al centro, con il sindaco Bellandi e il consigliere regionale Bartolini

Centinaio, al centro, con il sindaco Bellandi e il consigliere regionale Bartolini

Montecatini 14 ottobre 2018 - «L’intento del ministero è quello di aprire un tavolo di lavoro sul turismo termale, perché le nostre eccellenze devono essere tutelate e aiutate a promuoversi nel mondo». Il ministro delle Politiche agricole e turismo Gian Marco Centinaio, ieri a Food & Book, annuncia un prossimo tavolo di lavoro specifico sul turismo termale: «Il mio obiettivo – dice al Tettuccio – è che si ragioni su come portare un numero sempre maggiore di turisti».  Centinaio ha partecipato al convegno dell’Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola.

«Avere qui il ministro – dice il sindaco Bellandi – è un onore, ma anche un onere, perché vorrei chiedergli di tutto e di più. Mi fa anche piacere essere qui con il mondo della scuola, anche perché abbiamo l’istituto alberghiero Martini fiore all’occhiello della città. Ringrazio il ministro e lo aspettiamo di nuovo, magari per fare anche il turista e il curista».  Già prima dell’intervento, Centinaio aveva sottolineato lo stretto rapporto tra agricoltura e turismo: «Il mondo sta cambiando e i due settori sono sempre più vicini: io parlo di contaminazione reciproca positiva. L’obiettivo della scuola dovrebbe essere di creare figure specializzate nei due settori, che diventino la nuova classe dirigente.

Per un’agricoltura 4, 5 o 6 punto zero. Insieme al ministro del Miur Marco Bussetti, anche in relazione agli istituti agrari e alberghieri, stiamo lavorando per costituire corsi post diploma per essere pronti ad affrontare il mondo del lavoro. Il percorso formativo deve essere il più completo possibile, senza necessità di dover andare all’estero per formarsi ulteriormente nel turismo e poi tornare in Italia. Serve competenza. Abbiamo immense potenzialità da valorizzare: sto studiando le caratteriste del ‘prodotto Italia’ sia per la gastronomia sia per il turismo». Il ministro ha preso parte anche alla presentazione della guida Slow Wine al Palacongressi, nel cui contesto ha ribadito la necessità di valorizzare e difendere sempre il made in Italy.