Aggressione durante sfratto, in carcere

Calci e puni alle forze dell'ordine

L'uomo è stato rintracciato dai carabinieri

L'uomo è stato rintracciato dai carabinieri

Monsummano Terme, 19 aprile  2018 - Non ha fatto in tempo a rientrare in Italia che è finito di nuovo in carcere. Si tratta di M.M. Il cinquantaduenne albanese che da circa vent'anni vive a Monsummano e che era già stato posto ad un ordine d'espulsione dall'Italia l'anno scorso. Il tribunale di Pistoia lo ha condannato a 7 mesi di reclusione per fatti risalenti al 2014 con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. L'uomo, con diversi precedenti penali, era tornato a Monsummano lo scorso gennaio, dopo aver vinto il ricorso al giudice di pace fatto mentre si trovava al Cie di Torino in attesa di rimpatrio. Il decreto d'espulsione gli era stato inflitto a causa di una vicenda dai tratti pittoreschi che lo avrebbe visto protagonista in uno scontro corpo a corpo con alcuni esponenti delle forze dell'ordine. In particolare un paio di anni fa all'uomo era stato intimato, dopo numerose sollecitazioni, lo sfratto dalle case popolari di via della Libertà a Monsummano per morosità. Quando l'ufficiale giudiziario lo andò a prelevare forzatamene dall'abitazione M.M. aggredì tre dei carabinieri che lo accompagnavano, tra cui l'ex comandante della locale stazione ed un agente della polizia municipale. In quell'occasione l'uomo si trincerò dietro la porta di casa armato di due coltelli ma nello sfondare l'entrata da parte delle forze dell'ordine, prese la porta in faccia che lo rallentò nei primi secondi di aggressione. L'arresto fu immediato per lui mentre per la moglie e i due bambini fu in seguito trovata una sistemazione nella casa del Comune per le emergenze dove alla fine fu mandato anche lui a finir di scontare la pena agli arresti domiciliari, dopo le varie denunce per violenza e resistenza minacce e oltraggio a pubblico ufficiale, evasione dai domiciliari, lesioni e percosse. Una volta scontata la pena poi, la scorsa estate scattò per M.M. L'ordine di espulsione dal territorio nazionale, che avrebbe dovuto impedirgli di tornare in Italia, dove ha ancora la moglie e due figli minorenni, per alcun motivo. Tuttavia, malgrado l'espatrio, il giudice di pace di Torino ha accettato il suo ricorso e M.M. è rientrato a Monsummano lo scorso gennaio, con un visto turistico dall'Albania, valido 3 mesi ed ora scaduto. Ieri il tribunale lo ha nuovamente condannato a 7 mesi di reclusione.