Riaperture, parchi a tema sul piede di guerra: "Disparità"

La riapertura è posticipata al 1° luglio. Il presidente dell’associazione nazionale: "Siamo diventati vittime di una concorrenza sleale"

Il parco di Pinocchio

Il parco di Pinocchio

Pescia (Pistoia), 22 aprile 2021 - L’ultimo accorato appello prima di azioni eclatanti. L’Associazione Parchi Permanenti (Appi), aderente a Confindustria, si appella ai ministri per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini, del Turismo Massimo Garavaglia, della Cultura Dario Franceschini e al presidente del consiglio Mario Draghi per manifestare lo sconcerto e la profonda delusione causata dal calendario delle aperture che ha posticipato al 1° luglio il via libera a oltre 230 imprese del settore, tra parchi faunistici, acquatici e tematici. La questione riguarda da vicino anche i parchi di Collodi.

«Evidenze scientifiche solide e di caratura internazionale – scrive l’associazione – hanno evidenziato che i rischi di contagio all’aria aperta sono infinitamente inferiori. Eppure secondo il Cts, i parchi divertimento sono attività pericolose e dovranno aspettare fino al 1° luglio: se lo scorso anno, con la pandemia in atto e senza vaccinazioni, il settore è stato riaperto a fine maggio, nel 2021 con la campagna vaccinale in corso, i farmaci e le nuove accortezze, incomprensibilmente il Governo toglie un mese di lavoro al settore".

«La disparità di trattamento rispetto ad altre categorie – dichiara il presidente di Appi, Giuseppe Ira – è configurabile in una vera e propria concorrenza sleale. Siamo trattati peggio delle sale giochi e delle altre attività al chiuso, inclusi i ristoranti, nei quali si sosta per ore senza mascherina. Le attività dei nostri parchi si svolgono sempre all’aperto, con ampi spazi a disposizione e sotto il controllo di personale preposto, a differenza di quanto può accadere per strada o nelle aree gioco per bambini dei parchi pubblici, peraltro già aperte, dove manca ogni tipo di monitoraggio del distanziamento e non sono presenti i presidi per la sanificazione delle mani. Contingentiamo gli ingressi per evitare ogni rischio di assembramento e abbiamo predisposto severi protocolli di sicurezza che hanno già ampiamente dimostrato la loro efficacia lo scorso anno. Negli Usa i parchi sono stati aperti in febbraio, non appena è partita la campagna vaccinale e in Gran Bretagna hanno deciso di riaprire subito i pub all’aperto e tutti i parchi di divertimento. Si riaprono i musei al chiuso (già dal 26 aprile in zona gialla), ma non i parchi faunistici all’aperto e i parchi avventura; si dà il via libera alle piscine all’aperto il 15 maggio, ormai tutte dotate di scivoli per bambini, ma non ai parchi acquatici; si aprono le palestre e i ristoranti al chiuso dal 1° giugno e si annuncia addirittura il ritorno del pubblico negli stadi a maggio, ma non nei parchi tematici".