I carabinieri nelle aule insieme ai cani antidroga
Pescia (Pistoia), 14 novembre 2018 - Erano in possesso di stupefacenti destinati allo spaccio a pochi metri dall’istituto tecnico Marchi-Forti. I carabinieri della stazione di Pescia, al termine di una serie di accertamenti nell’ambito del servizio di prevenzione «Scuole sicure», hanno denunciato tre giovani. Si tratta di uno studente di 16 anni, residente ad Altopascio, trovato con quattro dosi di hashish e, in concorso tra loro, un altro studente sedicenne e un operaio agricolo di 21 anni, entrambi di Castelfranco di Sotto, trovati in possesso di 23 dosi di hashish e una di marijuana.
Nel corso della stessa attività un diciassettenne di Pescia è stato segnalato al servizio tossicodipendenze della prefettura perché in possesso di una dose di hashish per uso personale. Vendono droga ai compagni di scuola come se nulla fosse, del tutto privi di alcun senso di responsabilità. L’inquietante fenomeno dei baby spacciatori, molti dei quali minorenni, è in crescita negli istituti superiori della Valdinievole.
I pusher in erba vendono cannabis e marijuana, ma anche cocaina ed eroina per ottenere risorse da destinare al loro consumo personale di stupefacenti. Qualcuno ragiona già come un delinquente in erba e destina i proventi dello spaccio a piaceri personali come l’acquisto dell’ultimi modello di smartphone, imitando qualche boss delle fiction viste in televisione. Come ha ricordato di recente Fabrizio Fagni, direttore del Sert, «molti di loro vogliono acquistare sempre più droga, rispetto a quanto riescono ad averne con i soldi che ottengono dalla famiglia. Marijuana, cannabis, cocaina ed eroina: i ragazzi oggi spaziano su vari tipi di stupefacenti e ne consumano più di uno. Sono del tutto privi di senso della responsabilità: nel loro animo non si rendono conto per niente della situazione alla quale vanno incontro»».