Morire sul lavoro. Quaranta sorrisi perduti per sempre. Le fotografie a scuola

E’ stata allestita ieri al Sismondi Pacinotti la mostra itinerante dell’associazione ’Ruggero Toffolutti’ per sensibilizzare i giovani. Le immagini raccontano vita e progetti di chi non c’è più.

Quaranta volti, quaranta sorrisi e quaranta sogni perduti per sempre, morendo sul lavoro. All’istituto Sismondi Pacinotti è in corso da ieri, e fino al 20 aprile, un’iniziativa per sensibilizzare i ragazzi sulla sicurezza sul lavoro. Nei corridoi della scuola sono esposte quaranta fotografie di persone che sul lavoro, e per il lavoro, hanno perso la vita. E’ una mostra itinerante che sta attraversando tutta l’Italia e arriva oggi al suo novantanovesimo allestimento. "Sono volti – spiegano i promotori – che vediamo raccontati da didascalie che li descrivono nel pieno della loro esistenza, con progetti, ideali, passioni, fino al tragico evento che li strappa alla vita. La mostra è stata definita da molti “un pugno allo stomaco” . Ed è esattamente così. Volti che ti toccano nel profondo. Difficile scorrere ogni foto. Un’emozione troppo grande". Il progetto nasce nel 2009 con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Livorno, dei Comuni di Piombino e della Val di Cornia, il sostegno di Unicoop Tirreno e la collaborazione del Premio Leoncini. E’ uno dei progetti dell’associazione nazionale Ruggero Toffolutti contro le morti sul lavoro. E’ stata fondata il 23 dicembre del 1998 da Valeria Parrini Toffolutti che oggi ne è la presidente onoraria. Valeria perse suo figlio il 17 marzo del 1998 e dopo pochi mesi cominciò la sua missione: "Per impedire anche una sola morte". Per questo ha ricevuto un’onorificenza dal Presidente Mattarella. L’associazione si muove attraverso eventi coinvolgenti e di grande impatto emotivo e parla soprattutto ai giovani e agli studenti. Questa volta si ferma a Pescia, grazie all’impegno della dirigente scolastica Oria Mechelli, della vicepreside Cristina Brancoli e dell’assistente tecnico del settore grafica Valentina Butelli. C’è anche un altro appuntamento e sarà il 20 aprile prossimo (ore 10, riservato agli studenti) al Palazzo Palagio, dove Cinzia Vilucchi porterà la sua testimonianza, presentando il libro "Oltre il dolore". Cinzia, che vive a Pieve a Nievole, perse il marito Angelo Rosciano, 39 anni, in un incidente sul lavoro il primo agosto del 2013 a Monsummano Terme. "Dopo anni di buio – ci ha detto ieri – ho ritrovato la luce grazie all’aiuto professionale di Francesca Ambrosini, counselor e medico veterinario. Attraverso la scrittura e il rapporto con gli animali mi ha aiutato ad alleggerire il mio cuore". Tra le quaranta foto c’è anche quella di Angelo.

lucia agati