Verso Ferragosto: Sesana, è un gran premio poco «rosa»

Solo dieci femmine hanno messo la loro firma nelle sessantasei edizioni della corsa

Foto dell'ultima femmina che vinse il gran premio Città Montecatini (Foto Rosellini)

Foto dell'ultima femmina che vinse il gran premio Città Montecatini (Foto Rosellini)

Montecatini, 14 agosto 2019 - Il viaggio alla scoperta dei protagonisti del 67° Gp Città di Montecatini prosegue con due cavalle inossidabili: Sonia e Pantera del Pino. Le storiche portacolori della famiglia Legati rappresentano il 50% delle quote rosa della classica termale, l’altra metà è rappresentata da Stella di Azzurra al via con Federico Esposito e Super Star Reaf con l’ospite romano Giampaolo Minnucci.

Il Città di Montecatini è una corsa prevalentemente maschile, dal 1953 soltanto dieci femmine sono riuscite a centrare l’obiettivo. Tra queste ricordiamo Valpiana (1968) con Nello Bellei, Agaunar (1969) con Orlando Orlandi, Fiaccola Effe (1990) con Roberto Benedetti, Java Darche (2004) con Roberto Andreghetti che detiene ancora il record della corsa e per ultima Orsia con Antonio Di Nardo al successo nel 2015.

Nella magica notte di Ferragosto niente è impossibile, il sorteggio dei numeri ha ribaltato pronostici apparentemente troppo semplici, nella prima heat la buona sorte ha baciato Sonia al via con il numero 3. Chiediamo a Renè Legati, allevatore, proprietario e guidatore della cavalla come pensa di sfruttare l’ottima posizione di avvio: «Sonia non è mai andata così forte, dal 1 gennaio ha raccolto quattro medaglie di argento in corse di gruppo poi finalmente il grande successo nel Due Mari a Taranto. Cercherò di sfruttare la partenza per andare al comando, in pista piccola spesso la chiave della corsa è proprio nei primi metri. Probabilmente dovrò fare i conti con Uragano Trebì all’esterno, anche se il cavallo nel periodo non sembra al top della forma Roberto Vecchione in sediolo è sempre pericoloso».

Un cavallo sorpresa? «Victorious Man con Andreghetti. L’allievo di Bondo sale di categoria ma è forse il cavallo più in crescita dello schieramento. Undici vittorie di cui nove a fila su tredici corse disputate, ovviamente il 6 di partenza complica la situazione».

Negli anni d’oro il Città di Montecatini era un avvicente sfida tra indigeni e americani. Purtoppo le cose sono cambiate i campioni a stelle e strisce sono poco interessati alla nostra programmazione ma quel tocco di internazionalità si è salvato con la partecipazione di qualche cavallo europeo. Nella prima batteria troviamo il norvegese Cokstile, cosa ne pensi? «Arriva in Italia con un ottimo biglietto da visita, grandi potenzialità ma anche tanti punti interrogativi. C’è da vedere come si trova in pista piccola, oserei dire che è la grande incognita di questa edizione, difficile valutare un cavallo al debutto in Italia, sicuramente è tra i più chiacchierati«.

Passiamo alla seconda batteria dove guiderai l’inossidabile Pantera del Pino, terza in finale lo scorso anno: «Sta già facendo tantissimo, non dimentichiamo che ha dieci anni. Per forma e numero Sonia ha più chance di andare in finale, resta il fatto che anche lei continua ad andare forte, quest’anno a Trieste abbiamo firmato il Giorgio Jegher».

Nella seconda batteria si annuncia una partenza volante, cosa ne pensi? «Mi aspetto un parziale da capogiro, il 9 di Pantera non è il massimo però davanti ho Vernissage che è un ottimo partitore e Riccio punta molto su questo Città di Montecatini. In testa probabilmente andrà Very Good Sz che dovrebbe riuscire a scavalcare anche Santiago De Leon». Arazi in seconda fila? «Davanti ha Showmar che parte ma si limiterà a difendere il posto in corda, Arazi rischia di restare chiuso compromettendo l’accesso in finale, Gocciadoro probabilmente partirà arretrato per poi «buttarsi» di fuori, non vedo alternative». Sonia e Pantera oltre ad essere due veterane del circuito classico sono le tue cavalle del cuore: «Sonia è nata a casa e Pantera in un allevamento a tre km. Ogni cavallo scatena emozioni diverse, con loro sento particolarmente la corsa».