Galileo Chini in mostra a Villa Bardini

C’è anche il pannello "La primavera classica" arrivato da Montecatini

Migration

È in corso fino al 25 aprile a Villa Bardini a Firenze la mostra "Galileo Chini e il Simbolismo europeo". In esposizione ci sono oltre duecento pezzi fra dipinti, disegni, illustrazioni e ceramiche del pittore, illustratore e ceramista fiorentino in un continuo susseguirsi di legami e parallelismi tra l’artista e l’arte internazionale che lo ispirò e che spesso a lui si è ispirata. Sono visibili opere dell’ambiente artistico tra Simbolismo francese e mitteleuropeo, tra Preraffaellismo e Secessioni: il percorso di Galileo Chini si è intrecciato infatti con quello di artisti come Auguste Rodin, Gustav Klimt, Max Klinger, Giovanni Segantini e molti altri. Focalizzata sugli anni giovanili di Chini che lo resero famoso internazionalmente, la rassegna è a cura di Fabio Benzi.

Chini è stato il maggiore esponente italiano e uno dei maggiori interpreti europei del modernismo Liberty e del Simbolismo. Il suo nome è legato indissolubilmente a Montecatini Terme, dove ha realizzato molteplici lavori all’interno delle Terme Tettuccio, delle Tamerici, del palazzo comunale e nello storico Hotel La Pace come affreschi, decorazioni, pannelli in ceramica, vetrate e lucernari. Tra le opere in mostra a Villa Bardini è presente anche "La primavera classica", tecnica mista su tela proveniente proprio dalla raccolta della Fondazione ViVal Banca e dell’Accademia d’Arte Dino Scalabrino.

L. F.