STEFANO INCERPI
Cronaca

Scout aggrediti a Roma. Erano con don Coluccia a predicare legalità nelle vie dello spaccio

Una decina di ragazzi ha visitato la capitale con don Bernie del Rio. Durante un evento antidroga sono stati bruciati dei cassonetti

Uzzano (Pistoia), 6 gennaio 2024 – ”Infame, infame", gli hanno gridato. Poi hanno appiccato il fuoco ad alcuni cassonetti poco distanti da don Antonio Coluccia, che insieme a un gruppo di scout arrivato da Uzzano e all’associazione ’TorPiùBella’ era sceso in piazza per gridare "no" alla droga. Il fatto si è verificato nella serata di mercoledì a Tor Bella Monaca, quartiere di Roma noto non solo per la piazza di spaccio, ma anche per la tentata aggressione che ha subìto il parroco romano nell’agosto scorso, quando un motociclista ha tentato di investirlo.

Don Antonio Coluccia nel dicembre scorso è stato ospite della parrocchia uzzanese in occasione della giornata dei giovani organizzata dalla diocesi di Pescia, alla quale hanno preso parte circa 180 tra ragazzi e ragazze. E in questi giorni ha ricambiato, invitando i più grandi del gruppo scout. Originario del Salento, il prete oggi vive nella capitale: le sue armi sono un pallone e un megafono, che usa di sera, quando percorre le strade dello spaccio per attirare i ragazzini e farli giocare. Lui stesso definisce la sua iniziativa "una pastorale di strada". E quando qualcuno si ferma ad ascoltare, "ho già vinto", afferma.

Don Antonio Coluccia con il gruppo scout di Uzzano alla serata per la legalità
Don Antonio Coluccia con il gruppo scout di Uzzano alla serata per la legalità

Da Uzzano, per andare a dar man forte a don Coluccia, sono partiti una decina di scout del Clan del gruppo Uzzano 1, che insieme al parroco don Bernie del Rio sono stati ospitati dal prete salentino che lotta per le vie di Roma. Mercoledì sera, gli scout sono andati in via dell’Archeologia, nota sede di spaggio (una delle piazze più grandi d’Europa per quel che riguarda il mercato della droga) per prendere parte a un’iniziativa in favore della legalità, culminata tuttavia nella tentata aggressione ai danni del parroco che in breve tempo è rimbalzata sui canali di comunicazione facendo il giro d’Italia.

"Per i ragazzi è stata un’esperienza interessante e costruttiva – racconta il parroco don Bernie –: siamo andati in via Archeologia, dove abbiamo visto giovani a spacciare notando un disastro totale in un quartiere di case popolari dove abitano 28mila persone, ma solo 11mila sono censite. Eravamo in strada quando siamo stati accerchiati da un gruppetto di ragazzini di 6-8 anni che si sono accaniti contro di noi offendendoci con parole volgari e offensive. Noi non abbiamo reagito. Il loro gioco era spacciare – continua don Bernie –, mentre la gente si affacciava alla finestra, gridandoci ’infami’, ’preti di m...’. Ma noi non avevamo avevamo paura, perché con Coluccia avevamo intorno polizia e carabinieri. Poi qualcuno si è avvicinato e ha dato fuoco ad alcuni cassonetti: per fortuna i Vigili del Fuoco sono arrivati immediatamente e hanno evitato il peggio. Ma è stato bello – conclude il prete –; a me dispiace per i bambini, che lasciano la scuola per andare a spacciare. Resta solo la speranza, perché siamo a Roma, non fuori dal mondo".