Cibo avvelenato, polpette sospette trovate in piazza VII Settembre

Il cibo sarà sottoposto ad analisi dell'Asl per avere conferme

Allarme per le polpette avvelenate

Allarme per le polpette avvelenate

Montecatini 20 aprile 2018 -  Il timore per la diffusione di polpette avvelenate, che potrebbero essere mangiate dai cani, si è diffuso anche in città. In questo periodo, numerosi episodi vengono registrati in Toscana e la paura di veder morire tra atroci sofferenze animali così importanti per gli affetti tocca molto le famiglie e le persone sole. I responsabili di atti così efferati, di sicuro, sono mossi solo da crudeli intenti sadici, ingiustificabili sotto ogni punto di vista. Gli animalisti più convinti vigilano con occhio attento per evitare che fatti del genere possano avvenire anche a Montecatini.

Così, ieri mattina, quando in piazza VII Settembre, nella zona alberghiera di via Cavallotti, sono state trovate alcune polpette per terra, è partito subito l’allarme. Il cibo è stato subito raccolto da alcuni passanti e portato subito all’Asl per essere analizzato. La notizia è apparsa su vari gruppi presenti su Facebook, scatenando lo sdegno e la preoccupazione di molte persone. Del resto, i montecatinesi hanno dimostrato anche di recente quanto possano tenere agli animali, con forti prese di posizione per l’utilizzo di animali esotici da parte del Circo Medrano.

Le autorità competenti, però, affermano con forza che, in questo momento, la situazione è sotto controllo. L’ufficio sanità pubblica e igiene dell’azienda, in attesa del responso relativo alle polpette rinvenute in piazza VII Settembre, precisa che sul territorio non c’è alcun allarme legato alla diffusione di cibo per animali contenente veleno. Ogni tanto, alcune persone si presentano ai laboratori per chiedere di analizzare alimenti ritrovati per terra, ma al momento non c’è alcun allarme in merito. In ogni caso, i proprietari dei cani devono prestare la massima attenzione a cosa potrebbero ingerire i loro animali per la strada quando li portano a passeggio.

Daniele Bernardini