Tentato omicidio, si costituisce dopo quattro mesi

Accoltellò gravemente due fratelli in via Toti. L'aggressore si è consegnato in via Toti

L'aggressore si è consegnato ai carabinieri

L'aggressore si è consegnato ai carabinieri

Montecatini, 3 giugno 2018 - In carcere per tentato omicidio, dopo essersi costituito ai carabinieri. ll 26 gennaio scorso, poco prima della mezzanotte, al culmine di un diverbio per futili motivi, A.D. di 35 anni accoltellò davanti al Bar Dany di via Toti a Montecatini due fratelli di origine albanese dopo uno scambio di offese e minacce per sms, procurando loro gravi ferite. Il più grande dei due, A.H. di 23 anni, era stato ricoverato in prognosi riservata; operato anche il fratello D.H. di 20 anni (entrambi sono residenti a Pieve a Nievole), anche se le sue condizioni erano meno preoccupanti.

L’autore della violenta aggressione, un irregolare senza fissa dimora e di nazionalità albanese come le vittime, era stato identificato dopo poche ore dai militari del Norm di Montecatini, ma era fuggito subito dopo il fatto e se ne erano perse le tracce. Nel frattempo il gip del tribunale di Pistoia, Patrizia Martucci, ritenendo fondate le risultanze dell’indagine coordinata dal pm Giuseppe Grieco, emise nel marzo scorso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’aggressore che non si esclude possa avere trascorso parte della latitanza all’estero.

Venerdì 1 giugno ecco la svolta: tramite il proprio legale che ha preso contatto con la Procura di Pistoia, il 35enne ha fatto sapere di volersi costituire e si è fatto trovare in via Vecchia dell’Arcale a Pistoia, dove i militari del Norm di Montecatini lo hanno prelevato. E’ quindi stato trasferito al carcere di Santa Caterina, dove sarà interrogato nei prossimi giorni. Il grave fatto è ancora vivo fra residenti e abituali frequentatori di quel tratto di via Toti, davanti alla ex Lazzi. La mattina successiva all’aggressione si notavano ancora con chiarezza gli schizzi di sangue dappertutto e pozze di acqua rossa lungo il marciapiede.

«Roba da bassifondi di Chicago anni Venti – aveva raccontato un residente della zona – con feriti rimasti in pozze di sangue, urla disperate, arrivo dei carabinieri, caos generale fra le auto che passavano e gente che si affacciava alle finestre con le mani nei capelli». I due fratelli stavano giocando alle slot machine in una saletta interna, quando cominciarono a scambiarsi offese mediante gli smartphone con un’altra persona non presente nel locale, sfidandola, secondo i primi accertamenti dei carabinieri, a presentarsi direttamente davanti al bar. Dopo qualche minuto l’aggressore arrivò e il più grande dei fratelli uscì dal locale per un chiarimento.

E’ lì che avvenne il fattaccio. Estratto il coltello, colpì il 23enne all’addome e a una gamba. Subito dopo stesso trattamento al fratello che era accorso in sua difesa. Pochi attimi e l’aggressore si dette alla fuga a piedi fra via Toti e via del Salsero. Il ferito più grave fu portato al San Jacopo a Pistoia, dove venne operato d’urgenza due volte e ricoverato in prognosi riservata in rianimazione. Il fratello più giovane fu invece ricoverato all’ospedale di Pescia. Fu subito presa in considerazione l’ipotesi che l’aggressore fosse della stessa nazionalità.