Basket, gli Herons spiccano il volo alla Grotta Maona

Serata speciale per la presentazione della squadra, condotta da Sabatini e Mirandola. Applausi ad Aldo Olivieri e ai grandi rossoblù

Andrea Luchi e Sandro Sabatini consegnano la targa a Mario Boni

Andrea Luchi e Sandro Sabatini consegnano la targa a Mario Boni

Montecatini Terme, 25 settembre 2021 - Serata per cuori forti quella in cui il Montecatini Terme Valdinievole Basket si è presentato alla città. Impossibile non emozionarsi infatti di fronte a leggende viventi come Mario Boni e Aldo Olivieri presenti in platea e alle continue rievocazioni degli anni d’oro della palla a spicchi a Montecatini. Anni d’oro a cui la società di Andrea Luchi guarda come modello a cui ispirarsi, con lo sguardo però rivolto all’avvenire. "L’obiettivo della società è quello di essere ancora qui fra trent’anni e da ispirazione per le giovani generazioni", dice il vicepresidente Stefano Severi nel discorso che ha aperto la serata di gala alla Grotta Maona.  

Le redini dell’evento sono quindi passate nelle mani del volto noto di Mediaset, Sandro Sabatini, montecatinese che ha condotto la serata in stile talk show, nel quale il centro della scena se lo sono preso coach Barsotti e i suoi giocatori, introdotti in maniera ironica dal comoderatore Gianluca Mirandola.  

Le parole del tecnico, cresciuto con il rossoblù nel cuore e finalmente tornato a casa, sono state un’esplosione di orgoglio termale: "Quando Andrea Luchi mi ha chiamato la prima volta mi è sembrato proprio un segno del destino: stavo giocando i playoff con San Miniato e in me era già maturata l’esigenza di riavvicinarmi a casa. Andrea mi ha raccontato un sogno e ha fatto leva sul mio amore per Montecatini, del quale sono sempre stato tifoso. L’opportunità di creare qualcosa da zero è stato poi lo stimolo che mi ha fatto accettare la proposta a occhi chiusi: fra trent’anni quando a rappresentare questa società in campo ci saranno altri protagonisti potrò dire di essere stato il primo allenatore della storia degli Herons. Per me è un grandissimo onore e darò tutto me stesso, non sarebbe saggio metterci pressione e fissare subito obiettivi: il sogno sarebbe arrivare ai playoff in condizioni atletiche buone a sufficienza per giocarsela alla pari con tutti".  

Il coach non si è sottratto poi alle domande sul tema che terrà banco per tutta la stagione, ovvero la rivalità fra Herons e Gema: "Credo – continua Barsotti – che per Montecatini questa sia un’opportunità. Le rivalità storicamente stimolano le due contendenti a migliorarsi: io la vedo come una cosa positiva e starà a noi addetti ai lavori non esasperare i toni e trasformarla in una festa per lo sport".  

A prendersi il proscenio è stato poi il presidente Andrea Luchi: "Voglio ringraziare gli altri sei soci fondatori della società e miei compagni di viaggio in questa avventura: senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile, come non sarebbe stato possibile senza l’appoggio dell’amministrazione comunale di Montecatini, ma anche di quelle di Massa e Cozzile e Ponte Buggianese alle quali ci siamo appoggiati per poter iniziare il lavoro sul campo. La mia profonda gratitudine va inoltre a Coni e Federbasket, che avranno sempre nella nostra società un prezioso alleato, ma soprattutto ai nostri partner Alisped e Athletes, sponsor tecnico degli Herons. La serietà di un progetto si misura anche dalla qualità dei propri collaboratori e per questo abbiamo puntato forte su uno staff tecnico di categoria superiore, con a capo Federico Barsotti che sono convinto sarà il nostro top player".  

Non sono mancate le menzioni speciali per le icone che hanno fatto grande Montecatini nell’universo cestistico italiano, con la mancata assegnazione dei numeri 8, 10 e 13 come tributo alle bandiere Massimo Masini, Andrea Niccolai e Mario Boni, e al gruppo organizzato dell’Onda d’Urto 1989, che dopo anni di assenza tornerà in curva al Palaterme per sostenere gli "aironi". La chiusura non poteva che essere dedicata alla leggenda delle leggende, Mario Boni, protagonista del momento prebrindisi finale, quando viene annunciato come ambasciatore del progetto Mtvb. "Sono stato in 28 squadre nella mia carriera da giocatore, ma da Montecatini è come se non me ne fossi mai andato – ha affermato il campione nativo di Codogno – Questa è sempre stata casa mia". Il sipario cala sul video che ritrae le sue gesta con la maglia di Montecatini. Filippo Palazzoni