Appello per i cavalli: "Aiutateci a sfamarli"

Lisa Ducci del centro ippico "La Pieve": "Abbiamo un centinaio di animali. Stiamo facendo il possibile ma è difficile andare avanti"

Tirare la coda al cavallo può rappresentare un pericolo

Tirare la coda al cavallo può rappresentare un pericolo

Pieve a Nievole (Pistoia), 28 marzo 2020 - All’ombra dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia coronavirus ci sono anche i cavalli. Trotto, galoppo ed equitazione si trovano ad affrontare una crisi forse irreversibile. Le misure restrittive messe in atto per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 hanno fermato il paese ma non i cavalli che seppur fermi dall’attività agonistica richiedono costi fissi imprescindibili come quelli per l’acquisto di mangime, paglia, fieno e cure veterinarie. I centri di allenamento hanno rallentato il training mattutino in vista di un lungo stop dalle corse ma i cavalli sono atleti a tutti gli effetti ed è impossibile fermarli del tutto.

Non si tratta di mantenere la forma in vista di un possibile rientro in pista, si tratta di un movimento quotidiano finalizzato alla salvaguardia della loro salute. Il cavallo è un animale delicato, si blocca di muscoli con estrema facilità e le coliche sono sempre dietro l’angolo. Quello che apparentemente può sembrare semplice in realtà non lo è, paradossalmente in un periodo come questo le attenzioni devono essere doppie. A tutte queste difficoltà materiali si aggiungono quelle economiche, il mondo delle corse è fermo ed aspetta a mani giunte il pagamento dei premi arretrati del 2019. I centri ippici in attesa di poter riaprire i cancelli per le lezioni di equitazione non sanno come provvedere e garantire il benessere dei cavalli.

Qualche giorno fa il presidente della Fise Marco Di Paola ha scritto al Ministro dello sport, Vincenzo Spadafora e al Presidente del Coni, Giovanni Malagò per manifestare la necessità di interventi economici per il sostegno dei circoli ippici. La Valdinievole è terra di cavalli, sul nostro territorio si contano numerosi centri che pur abbracciando discipline diverse amano nella stessa maniera il cavallo. Una disperata richiesta di aiuto arriva da Lisa Ducci, proprietaria del centro ippico La Pieve e dal compagno Massimiliano Matteini.

Lisa nel mondo del trotto è conosciuta come la figlia di Marcello Ducci, personaggio sopra le righe con i campioni importati dall’America come Quick Hollandia vincitore del Città di Montecatini 1979 e Uconn Don trionfatore del ferragosto 1994 senza dimenticare Moni Maker, l’eterna rivale di Varenne. Dopo la scomparsa le padre Lisa si è dedicata prevalentemente all’equitazione, il suo centro oltre a fornire una vera e propria scuola di salto ad ostacoli cerca di avvicinare anche i piccolissimi al fantastico mondo del cavallo. Adesso Lisa si trova a dover fare i conti con quasi centro cavalli sulle spalle.

Con la voce rotta dall’emozione Lisa porta avanti la sua richiesta di aiuto: "Stiamo facendo il possibile per provvedere al mantenimento dei cavalli m a è praticamente impossibile andare avanti. Gli animali fanno parte della mia vita da sempre ma mai come in questo momento mi sono sentita così impotente ed insicura perché non ho i mezzi per garantire loro una vita tranquilla. Ovviamente non siamo gli unici a vivere quest’incubo, il mondo del trotto è allo stremo come noi. In attesa di aiuti dall’alto abbiamo bisogno di un contributo veloce, chiediamo a chi ne ha la possibilità di fornirci un sacco di mangime, un po’ di fieno, qualche carota o anche del pane secco. In questo momento siamo ridotti anche come personale, con Massimiliano lavoriamo giorno e notte per mandare avanti il centro nella maniera più dignitosa, con i cavalli è importante anche l’igiene loro e dell’ambiente circostante. Non vogliamo mollare ma abbiamo bisogno di aiuto, lo chiedo a nome di tutti gli ippici, non abbandonateci".