Un futuro per i bambini soldato

I progetti di solidarietà dalla White marble marathon: sostegno alla Charity in the world per il Sudan

I protagonisti

I protagonisti

Carrara, 10 febbraio 2020 - Una maratona che guarda anche al sociale. In tre anni portata acqua potabile a 3mila persone in Togo. E quest’anno partirà il quarto pozzo per dare sostegno a altri 600 bambini. Ai partecipanti verrà chiesto di donare la cauzione per il microchip della gara. Tutto pronto per la grande competizione White marble marathon, la competizione podistica che sta richiamando appassionati da tutta Europa. Una gara che guarda all’ambiente, essendo plastic free, ma che ha un occhio di riguardo anche per il sociale. Raffaele Brattoli, presidente e fondatore di Charity in the world racconta il progetto che il patron della maratona Paolo Barghini ha supportato dall’inizio.

“Stiamo portando avanti due progetti: il primo, che quest’anno vedrà la realizzazione del quarto pozzo in Togo per portare acqua e salvare vite e quello parallelo per recupeare i bambini soldato in Sudan. Parlando del primo progetto la White marble marathon è riuscita a salvare circa 3mila persone, di cui il 50 per cento bambini. Dico questo perché loro sono quelli più a rischio, visto che non conoscono come devono trattare l’acqua non potabile e si ritrovano a bere acqua putrida. Come associazione stiamo lavorando per la realizzazione del quarto pozzo, che verrà supportato dall’edizione di quest’anno per salvare altri 600 bambini circa. La maratona diventa quindi un bel connubio tra sport e solidarietà. Saremo presenti con i nostri volontari all’arrivo della corsa, dove chiederemo ai partecipanti di donare il loro microchip presente nella pettorina della corsa. Ovvero: loro lo utilizzano durante la competizione perché serve per conteggiare la loro prestazione e di solito lo ‘affittano’ al costo di 5 euro, denaro che alla fine della gara viene restituito. Noi, attraverso informazioni e depliant, chiederemo ai partecipanti di lasciare quel denaro per il nostro progetto”.

I progetti non finiscono qui. In particolar modo quest’anno parte con l’associazione ’Toch’ un altra iniziativa sempre firmata dalla White marble marathon, ovvero il progetto per recuperare i bambini soldato in Sudan. Una volontà che punta a strappare ai signori della guerra chi dovrebbe divertirsi e studiare e non abbracciare un’arma. «Quest’anno, oltre al progetto in Togo, estendiamo il nostro target di interventi, perché desideriamo un progetto ancora più specifico, che possa aiutare altre persone. L’idea di poter sostenere la Toch e il loro recupero dei bambini che hanno conosciuto la guerra ci dà un motivo in più per rendere la maratona ancora più competitiva e interessante».

La maratona non competitiva. Ci sarà modo anche per chi non corre di partecipare a questa festa dello sport in programma il 23 febbraio. Con la maratona non competitiva, che partirà dalle 9 subito dopo i runner competitivi, tutti potranno aderire all’evento. Il percorso si snoderà tra Marina e Avenza e ritorno. Il costo della partecipazione è di 10 euro e verrà donata la t shirt dell’evento. Nausicaa donerà la borraccia in alluminio e per i bimbi sotto i 14 anni la partecipazione è gratuita (senza la maglietta). Per aderire alla gara non competitiva sarà semplice: le iscrizioni vengono effettuate il giorno prima al villaggio di gara vicino a Carrarafiere oppure la mattina dell’evento