Riccardo Musetti ruba la scena, i suoi 38 anni pesano soltanto in termini di classe e di esperienza e c’è la sua firma gigantesca nei tre gol della Pontremolese allo Zenith rimasti senza fiato e artigli sul ragazzo di Gragnana. Si conferma un problema costante per la difesa dei pratesi che portava a spasso in campo senza lasciarli un riferimento preciso. La straordinaria domenica del numero undici dell’Azzurra è stata disturbata, e non poco, dalla terza sconfitta consecutiva, seconda interna della stagione.
"Sono contento per il rientro anche se purtroppo non è servito a niente. La gara è stata particolare, un po’ pazza. In ogni caso dobbiamo crescere, perché abbiamo fatto tanti errori, sia a livello tecnico che tattico. Fondamentalmente era un match da pareggio, e noi ce la siamo complicata da soli".
Quanto ha influito l’assenza di profili come quelli di Giacomo Filippi, Spagnoli, Cattani, Scaldarella e Rossi in corso d’opera?
"Sicuramente sono giocatori importanti, ma chi va in campo cerca di dare sempre il suo massimo. Vedo comunque che anche le altre squadre sono decimate da infortuni, quindi non dobbiamo piangerci addosso. Dobbiamo lavorare senza guardare la classifica: non la guardavamo quando avevamo fatto due vittorie e non la guardiamo adesso. L’unica soluzione è andare avanti e pensare che il campionato è ancora lungo, continuando a lavorare sempre con la voglia di crederci sempre".
Nella foto, Riccardo Musetti