Nicola e Alessandra, un amore... sotto rete

Aliboni e la Tomaini sono sposati e hanno un bimbo di 5 anni. Lui ha giocato anche in A e ora è dirigente, lei continua in D dopo tanta serie B

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"Mila e Shiro, due cuori nella pallavolo. Shiro e Mila amore a prima vista è." Così recitava il ritornello della sigla di un indimenticabile cartone animato. Ebbene, abbiamo voluto dare anche noi voce alle tante coppie del volley presenti nel comprensorio apuano cominciando da quella formata da Nicola Aliboni e Alessandra Tomaino. Lui, massese doc, ha giocato sino allo scorso anno scorrendo tutte le categorie, dalla Prima Divisione alla Serie A. Lei, piemontese di Rivoli, ha iniziato a Torino, militando sempre in serie B, e si è quindi spostata prima a Genova dove ha fatto altri due anni di B e poi a Carrara dove nel 2012 ha conosciuto il suo attuale marito.

"Si può proprio dire che galeotta è stata la palestra – racconta Alessandra – perché lui veniva a vedere le nostre partite a Carrara. Ci siamo visti lì la prima volta poi io sono andata da lui in negozio e me lo hanno presentato". Nicola è proprietario assieme al fratello del rinomato "Mitentatutto", attività che nel centro di Massa propone sfiziosità dolci e salate per tutta la notte. "Diciamo che prima l’ho conquistata con un pezzo di pizza – continua lui – poi mi sono fatto valere anche in palestra. Fra l’altro è stata proprio lei a darmi l’input per tornare a giocare dopo che per problemi di lavoro mi ero limitato ai tornei amatoriali. Dal 2012 ho ripreso nei campionati Fipav giocando a Massa tra serie B e C e concludendo come capitano. Da quest’anno ho intrapreso il ruolo di direttore sportivo sempre alla Pallavolo Massa".

Alessandra, invece, non demorde e anche dopo la nascita del figlio Lorenzo, nel 2015, continua a giocare. "Ho fatto un altro anno di serie B e questo sarà il terzo in serie D. Finché gambe e schiena reggono e non faccio figuracce, vado a avanti. E’ logico che si gioca con un altro spirito, quello di insegnare ai più giovani. Mi piacerebbe rimanere nell’ambiente anche dopo, con un ruolo dirigenziale o di allenatore".

Entrambi non hanno dubbi: convidere la stessa passione da una marcia in più al rapporto. "Quando torniamo a casa dal lavoro – spiega Nicola – sappiamo che uno dei due andrà ad allenarsi. Chi ha un compagno o una compagna che fa lo stesso sport comprende queste cose e il rapporto va meglio. Noi nell’organizzazione della vita familiare ci siamo divisi i giorni in cui andiamo in palestra. Chi resta a casa sta col figlio. Limitiamo un po’ il tempo insieme ma lo dedichiamo a qualcosa che ci fa stare bene entrambi". E il piccolo Lorenzo? "Ha solo 5 anni – dice la mamma – ma sembra già propenso per il gioco della pallavolo. Noi non lo forzeremo. Speriamo che si appassioni a un qualche sport".

Gianluca Bondielli