Moriani si gode i tre punti "Vittoria che dà morale"

Il mister della Massese analizza la vittoria per 1-0 contro l’ostico Cuoiopelli. Ma chiede concentrazione: "Restiamo concentrati: il percorso è ancora lungo"

"Una partita sporca, più da pareggio, ma credo che non abbiamo rubato niente agli avversari". Si prende i 3 punti mister Moriani, che dopo l’1-0 con cui la sua Massese ha superato la Cuoiopelli si dice molto soddisfatto della prova dei suoi ragazzi e dedica la vittoria alla figlia Greta, che domenica ha compiuto 16 anni. "Era importante che noi facessimo una vittoria. Non è stata di certo la migliore Massese della stagione, anche se oggi il campo bagnato non ci ha aiutati. È giusto che ogni tanto l’episodio faccia gioire anche noi. Partite come questa si devono vincere anche con il carattere e qualcuno pensava che questa squadra non ne avesse. Nel calcio, però, bisogna stare tranquilli e lavorare, accettando il verdetto del campo anche quando si crea tanto e non si vince" ha spiegato il tecnico, che ha quindi lanciato qualche frecciatina verso alcuni elementi di cui non ha apprezzato gli atteggiamenti: "Se devo trovare qualcosa che non mi è piaciuto oggi dico l’ammonizione di Ricci, evitabile specie perché diffidato, e qualcuno a cui dico di scaldarsi e che appena mi giro smette di farlo. Sono cose che non fanno crescere né loro stessi né la squadra. Io cerco di mettere in campo chi vuole il bene della Massese. Per chi non accetta è il momento di andare in società e chiedere di essere ceduto". Per Moriani, però, è ancora troppo presto per fare bilanci, nonostante la classifica veda le zebre a meno uno dalla zona playoff e a 3 sole lunghezze dalla coppia di testa formata da Cenaia e Perignano: "La strada – ha ammonito – è ancora molto lunga. Non dobbiamo pensare di aver fatto qualcosa di eclatante. Non c’è una cosa che può sbagliare o una che può azzeccare. Sappiamo che possiamo fare bene se rimaniamo attenti e umili e lo abbiamo dimostrato. Se una di queste caratteristiche viene a mancarci possiamo perdere con chiunque".