
Segni particolari: è uno dell’alta Emilia. Qualità personali; moderno, capace, intuitivo, bravo a variare in corso d’opera, serio e laborioso, uno studioso e mite solo all’apparenza. Tracce di Castelnuovo né Monti nel suo retroterra: calciatore cresciuto nelle giovanili del Parma, poi protagonista nelle fila del Carpi, Nizza, Potenza, Carrarese, Biellese, Aglianese, Montichiari, Real Forte, Camaiore, Pontremolese dove ha appeso al classico chiodo le scarpette, per indossarle di nuovo nella passata stagione ma nel ruolo di allenatore dell’Azzurra che allora militava sul palco della Promozione. È Matteo Verdi, 44 anni, benevolmente sopranominato “Yul Brynner“ del mondo palla dilettanti, alla riapertura delle liste trasferimento indosserà tuta e fischietto per dirigere le operazioni del Real Forte Querceta.
L’ex tecnico della squadra che per centosei anni ha animato i tanti cuori azzurri, oggi delusissimi, per la scelta fatta da Aprili in sintonia con il vertice della società della ‘Città del Premio Bancarella Sport’ di non partecipare al prossimo torneo di Promozione, è entrato fin da subito in cima alla lista dei desideri del presidente della squadra versiliese Alessandro Mussi, tempestivo nel far franare con argomentazioni convincenti i corteggiamenti degli operatori di mercato di altre due società. Il nocchiero del club versiliese Mussi fin dalle prime battute lo ha ritenuto il profilo giusto per la sua filosofia e vocazione tattica. Infatti, nell’ultima stagione, la Pontremolese ha messo in visione ottimi risultati mettendo insieme 65 punti, tre in più del promosso in Eccellenza Real Cerretese. La firma che farà scattare l’ufficialità è fissata al mese prossimo.
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