GIANLUCA BONDIELLI
Sport

La Massese in cinquant’anni di striscioni

L’iniziativa di raccoglierli in un album di figurine è nata da un’idea di Luigi Tonarelli, Paolo Casani e Alessandro Nepori

di Gianluca Bondielli

Cinquant’anni di striscioni della Massese raccolti in un album delle figurine. L’iniziativa ha avuto come promotore Luigi Tonarelli, fotografo ufficiale della massese, ed ha trovato il sostegno dell’edicolante Paolo Casani, noto cuore bianconero, che ha fornito suggerimenti ed informazioni oltre ad una mano nella distribuzione. Alessandro Nepori ha contribuito, invece, nella stesura grafica. "Ne è uscita una cosa carina ed originale – spiega Casani –. L’idea è nata da alcuni adesivi di vecchi striscioni dello stadio. Ogni pagina dell’album contiene la figurina di uno striscione e la foto di com’era esposto allo stadio. Ne abbiamo stampate 30 copie, in edizione limitata, e sono già esaurite. Viste le richieste abbiamo in mente una seconda stampa. Non è un’iniziativa tesa ad un guadagno, al massimo si copriranno i costi di realizzazione, ma piuttosto l’ennesima dimostrazione che nonostante le innumerevoli delusioni l’attaccamento alla Massese rimane forte e basterebbe poco per riaccenderlo". L’album contiene diverse chicche come un “Massese Club Mirteto“ del 1977, nomi simpatici come “Brigata Ceres“, “Zecca Alcolica“ e “Radio Pino“. Dietro ogni striscione c’è una storia ed è lo stesso "Pennello" a raccontarcene qualcuna: "Fedelissimi Torino ricorda il club di massesi emigrati in Piemonte, sempre presenti nelle trasferte in zone limotrofe. “Forza Massese Gs Standa“ si riferisce a lavoratori della Standa, un’istituzione per l’epoca, che venivano a vedere la partita.

C’era poi il “Massese Club Bar Sport“, proprio sopra il Bar Battistini. Alcuni striscioni non portarono fortuna: quello “Ultras“ fu esposto il 28 agosto 1977 nella gara di Coppa col Livorno sospesa per il tornado, un altro "Ultras", con la chiave inglese, venne bruciato per protesta al termine di un Massese-Siena. Non ebbero miglior sorte “Club Vittorio Zanella“ e “Brigata Calevro, inaugurati con due sconfitte con Alessandra e Sanremese“. L’album è dedicato al caro amico Vincenzo Commisso.