Andrea Antonioli eletto consigliere regionale

"Mi sento impegnato nel tentare di risolvere le problematiche delle società della provincia. Il mio motto? Aiutare tutti, favorire nessuno..."

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Andrea Antonioli dopo dieci anni di illuminata presidenza, passati al servizio del Comitato Figc provinciale Massa Carrara Lunigiana, l’altra mattina nella enorme tribuna del Pala Mandela Forum, alla presenza di oltre 350 dirigenti di società di calcio a 11, calcio a 5, calcio Femminile e di Puro Settore Giovanile e Scolastico, in una atmosfera che esprimeva il grande desiderio di ritrovarsi è stato eletto consigliere regionale in sostituzione dell’ex presidente e consigliere Fabrizio Magnani dimessosi. Andrea Antonioli che è un diverso nell’espressione migliore del termine. Dirigente che ha poco a che spartire con lo stereotipo di dirigente sportivo cui siamo abituati a confrontarci.

A guardare bene pur essendo da 50anni nel mondo del calcio, prima come calciatore (San Marco, Villafranchese), poi come allenatore Tirrenia, Montignoso, Ponzano Magra (3 campionati vinti) e dopo come diggi alla Massese e Sporting Massese, cinque le promozioni, Antonioli è ancora uno dei volti più nuovi perché è un diverso nella mentalità che poi si rispecchia nell’abbigliamento e nel modo, assolutamente anticonformista e con testa quel rigore metodologico per offrire a tutti la certezza del diritto. Dunque il mondo pallonaro del Gran Ducato si appresta ad affrontare un nuovo quadriennio con Antonioli consapevole di affrontare quello che sarà auspicabilmente, il post virus, il ritorno alla normalità scandita più dagli eventi del gioco che dalle parole.

Nel suo sorriso si legge che il nuovo incarico è come se gli avesse dato una grande vitalità, una voglia di combattere rinnovata, come la sua rivendicazione nell’asserire quanto bello sia stato arrivare a ricoprire questo ruolo dopo una vita dedicata allo sport, senza mai far trasparire di essere un fuoriclasse mettendosi al servizio di ciò che ha sempre amato.

"Personalmente ho sempre cercato di avvicinare le nostre realtà calcistiche al Palazzo – spiega–. Oggi come ieri mi sento impegnato e disponibile nel tentare di risolvere le varie problematiche delle società nell’assoluto rispetto dei ruoli, applicando nel motto che da sempre mi accompagna: aiutare tutti, favorire nessuno. Il nostro mondo dilettanti è ricco di dirigenti che coltiva valori non solo di natura tecnica ed economica, questa è gente che si trova a guidare un mondo di grande ricchezza interiore, portatore di sentimenti importanti. Il movimento dilettantistico è straordinario per qualità e per la credibilità che esprime".