Francesco De Pasquale «Centrosinistra incapace a gestire denaro pubblico»

I grillini contestano i danni del maxi derivato della giunta Conti

Francesco De Pasquale

Francesco De Pasquale

Carrara, 27 maggio 2017 - «Maxi derivato, un’avventura da 1,3 milioni di euro». Contro l ’amministrazione di centro sinistra si scaglia il candidato sindaco grillino Francesco De Pasquale che parla di inadeguatezza a gestire il denaro pubblico. De Pasquale si riferisce all’inchiesta della Procura che ha rigirato alla Corte dei conti la delibera del 2006, all’epoca di Giulio Conti, che prevedeva la riformulazione di un mutuo a tutto vantaggio degli istituti di credito. «Un milione e trecentomila di euro – scrive De Pasquale – è il costo per la comunità del maxi-derivato, ovvero l’avventura finanziaria intrapresa in maniera scellerata dalla amministrazione comunale nel 2006. Negli ultimi anni abbiamo più volte chiesto, con tutti gli strumenti a disposizione dell’opposizione, notizie e dati precisi su questo derivato – dice il candidato sindaco –. Eravamo preoccupati degli oneri finanziari di quella che a nostro avviso è stata una vera e propria scommessa finanziaria, una puntata alla roulette fatta con i soldi dei cittadini e in cui abbiamo inevitabilmente perso tutti». «È un tema di attualità che va ben oltre il piano giuridico, di competenza dell’autorità giudiziaria — continua De Pasquale – perché mette in evidenza una assoluta incapacità di gestione della cosa pubblica da parte di un’amministrazione che all’epoca dei fatti vedeva tra le sue fila molti degli attuali candidati che si presentano ripetendo il mantra del cambiamento. Di quella giunta erano infatti assessori sia Andrea Vannucci, che Andrea Zanetti. Com’è possibile — si chiede De Pasquale — che quella amministrazione si sia lanciata in un’avventura tanto sconsiderata senza neppure procedere a una gara trasparente, ma tramite affidamento diretto? Questo dimostra una assoluta inadeguatezza e incapacità nel gestire il denaro pubblico». «Incapacità confermata nelle politiche adottate per la modalità di assegnazione degli incarichi dei dirigenti — conclude il pentastellato — più volte contestate dai nostri consiglieri comunali, anche queste al vaglio della Procura della Repubblica. Se la macchina comunale in questi anni ha dimostrato carenze in termini di trasparenza ed efficienza, tra le cause non possiamo non annoverare le ‘anomalie’ riscontrate nella predisposizione dei bandi».