Un osservatorio a tutela degli stagionali

La Filcams Cgil a Marina con un camper per sensibilizzare e informare i lavoratori estivi sui propri diritti e sulle potenzialità

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La Cgil scende in spiaggia per tutelare i lavoratori stagionali e contrastare il lavoro nero. E lo fa con la campagna ’Mettiamo il turismo sotto sopra’, che prevede di distribuire materiale informativo ai lavoratori degli stabilimenti balneari, direttamente sulla spiaggia. Una campagna che Filcams dedica ogni anno a lavoratori diversi e stavolta il sindacato ha cercato di sensibilizzare gli stagionali sui loro diritti. E così eri mattina un gruppo di esponenti della Filcams capitanati dal segretario generale Sebastiano Salaro, era alla Rotonda di Marina con un camper informativo. Presente anche l’assessore al Turismo Lara Benfatto, che ha accolto l’invito del sindacato di avviare un osservatorio di lavoro con le istituzioni a contrasto del lavoro precario, irregolare e di quello in nero. Filcams ha battuto le spiagge a tappeto cercando di raggiungere quanti più stagionali possibili, informandoli e lasciando numeri di telefono per eventuali chiarimenti. Ai lavoratori del turismo è anche stato detto che al termine del loro contratto estivo potranno fare richiesta di Naspi, l’ex assegno disoccupazione per intenderci. Secondo quanto riferito da Salaro ci sarebbero tanti datori di lavoro virtuosi, ma tanti altri in difetto: "La nostra presenza stamani – ha detto – serve per informare i lavoratori stagionali sui loro diritti. Siamo qui per dare spiegazioni e tutte le informazioni di cui hanno bisogno per tutelare il loro lavoro. In particolare per dire loro che a fine contratto hanno diritto al Naspi. Sul nostro territorio c’è uno spaccato di realtà che fa contrasto. Ci sono molti datori di lavoro che sono corretti, ma altrettanti che non lo sono. I dati si vedranno a fine stagione con le buste paga e i contratti. Ci sono lavoratori che lavorano sette giorni su sette e qualcuno con il contratto a venti ore, ma che di fatto ne lavora quaranta. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza che si dice abbia creato mancanza di lavoratori non è vero. Secondo i dati Istat – conclude - gli stagionali sono aumentati del 60%. Assieme all’amministrazione e alle istituzioni formeremo un tavolo di lavoro, un osservatorio per cercare di far rispettare le regole, o di farne di uguali per tutti a tutela dei lavoratori stagionali precari. Ci piace immaginare che entrando in un locale tutti i dipendenti abbiano il contratto regolare e non facciamo più ore del dovuto".

Alessandra Poggi