L'allarme: "Tanti i massesi 'fregati' con i diamanti"

Sos di Confconsumatori: "I risparmiatori non firmino nulla. Oltre al danno, la beffa"

Diamanti

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Massa, 17 febbraio 2019 - Allo sportello della Confconsumatori di Massa-Carrara in queste ultime settimane si sono rivolti numerosi risparmiatori che, loro malgrado, sono stati coinvolti nella vicenda ormai nota della vendita dei diamanti.

«Alcune banche negli anni scorsi – spiega il legale di Confconsumatori, avvocato Francesca Galloni – hanno consigliato a numerosissimi piccoli risparmiatori, la maggior parte dei quali ignari dei mercati finanziari, degli investimenti in diamanti, fissando all’uopo incontri presso la filiale con delle società che vendevano questi prodotti. Solo a seguito delle rassicurazioni ricevute sul fatto che l’investimento fosse sicuro e garantito, consentisse un guadagno con possibilità di rivendere il prodotto, tanti nostri concittadini sono stati convinti a procedere a detti investimenti che alla fine si sono rivelati non corrispondenti a quanto loro riferito. Sia le banche che le società di vendita dei diamanti sono state infatti recentemente oggetto di sanzioni da parte dell’Antitrust, provvedimenti confermati dal Tar Lazio alla fine del 2018 che ha anche rimarcato rimarca anche la scorrettezza dei comportamenti delle banche e degli intermediari che, presso gli sportelli degli istituti, proponevano tale investimento ed ha respinto i ricorsi presentati da Diamond Private Investment, Intermarket Diamond Business, Unicredit, Banco Bpm, Monte dei Paschi di Siena. Recentemente la Intermarket Diamond Business, è fallita».

La Confconsumatori ritiene importante informare i cittadini coinvolti che «è doveroso procedere entro i primi di marzo, a presentare la domanda di restituzione dei diamanti presso la procedura fallimentare pendente al Tribunale di Milano al fine di evitare di non recuperare neppure il diamante e contestualmente di inviare formale reclamo alle banche coinvolte».

Riferiscono infatti i cittadini che in questi giorni le banche coinvolte stanno proponendo ai risparmiatori la sottoscrizione di moduli che prevedono una transazione con la restituzione di una percentuale esigua dei soldi versati per l’acquisto. Dalle notizie riferite pare che con la sottoscrizione di questi documenti i risparmiatori accettino con rinuncia a promuovere eventuali azioni giudiziarie.

Ma la Confconsumatori invita tutti «a non sottoscrivere alcun modulo predisposto dagli istituti di credito se non dopo un’attenta lettura dello stesso ed un’eventuale valutazione e parere da parte di chi di dovere, al fine di evitare che “dopo il danno vi sia anche la beffa”». Per qualsiasi informazioni lo sportello è aperto tutte le mattine ore 9-12 e martedì, mercoledì e giovedì anche ore 16-18, telefono 0585 488643, e-mail [email protected]