Maltempo, la tragedia delle due sorelline morte. La famiglia: "Siamo distrutti"

Lo strazio del papà e dello zio al Noa, davanti alle salme. Folle corsa dei sanitari contro la morte per salvare le due sorelline

Il luogo della tragedia

Il luogo della tragedia

Massa Carrara, 31 agosto 2020 -  «Siamo distrutti»: non hanno parole lo zio e il papà di Malak e Jannat Lassiri impotenti all’ospedale di fronte ai sanitari che comunicavano la straziante notizia del decesso delle due bambine. Una vera tragedia. Abbiamo lottato fino all’ultimo per salvarle». È veramente combattuto da quanto è successo alcune ore prima il primario del pronto soccorso Alberto Conti. Il professionista ne ha viste molte, ma quando arrivano al Noa i bambini, l’equipe medica del pronto soccorso ha la consapevolezza di dover raggiungere l’impossibile per cercare di salvare la loro vita. Purtroppo questa volta non è successo.

Quella che doveva essere una vacanza trascorsa in serenità, si è trasformata in una tragedia: a Marina di Massa è crollato un albero al camping ’Verde mare’ di via del Cacciatore, che ha provocato la morte di due sorelle di 2 e 14 anni, travolte dalla bufera mentre dormivano in una tenda. Grande è il dolore dell’equipe del Noa che ha provato a salvare fino all’ultimo le due sorelline, Jannat e Malak Lassiri. Il responsabile ci racconta quei momenti tragici, la corsa contro il tempo da parte dei sanitari per strappare le due alla morte: «Una tragedia, abbiamo lottato fino all’ultimo. Le due bimbe sono arrivate dopo essere state soccorse dal personale del 118. Oltre ai sanitari erano sul posto anche i vigili urbani, la polizia e carabinieri. Le due bambine sono state portate entrambe al pronto soccorso in arresto cardiaco: la più piccola aveva il cuore fermo, la seconda, più grande è arrivata all’ospedale con una residua attibità cardiaca che si è però spenta durante il viaggio. Tutte e due sono state rianimate.

A cercare di salvarle c’era un’equipe performante particolarmente numerosa, formata dagli anestesisti in servizio durante la notte, che si sono fermati per dare una mano ai colleghi e un medico del 118. per quanto riguarda il medico del 118 anestesista sull’elisoccorso non è potuto scendere sul posto a causa delle condizioni meteo avverse, ed è stato quindi accompagnato immediatamente al Noa. In totale c’erano 14 professionisti attivi per cercare di salvare le due bimbe». Una corsa contro il tempo, che purtroppo si è rivelata vana, nonostate il grande sforzo e la grande professionalità dell’equipe sanitaria. Il racconto del professionista del pronto soccorso prosegue: «Purtroppo, per quanto riguarda la bambina più piccola, la causa di morte è choc emorragico, trauma del bacino, addome e torace, ovvero gravi lesioni interne osse e organiche. Per quanto riguarda la grande abbiamo cercato di rianimarla: aveva una lesione midollare alla cervicale, emorragia celebrale più rotture di coste. È stata intubata e ventilata in rianimazione. Anche la seconda sorellina si è poi spenta». Un gran lavoro da parte delle due squadre di medici che è iniziato pochi minuti dopo la tragedia avvenuta intorno alle 8,50 di ieri mattina, che ha visto i professionisti combattere contro il tempo per cercare di salvare le due sorelline, con gli anestesisti della notte che si sono fermati per dare man forte ai colleghi.

Alfredo Marchetti