Rischio scontri, trasferta negata. "Punizione eccessiva per i tifosi"

Dopo i fatti di Livorno vietata la vendita di biglietti ai supporter della Massese impegnata a Castelfiorentino

Massa, 9 marzo 2024 – Niente trasferta a Castelfiorentino per i tifosi della Massese. La disposizione era nell’aria dopo che nei giorni scorsi la gara Castelfiorentino UnitedMassese di domani era stata inserita dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive tra quelle rinviate alle valutazioni del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive per l’individuazione di adeguate misure di rigore. Adesso è arrivata l’ufficialità attraverso il provvedimento del prefetto di Firenze, Francesca Ferrandino, con cui è stata vietata la vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Massa Carrara.

Tale misura, proposta dal Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, è stata adottata all’esito dell’esame svolto nel corso della riunione di coordinamento delle forze di polizia svoltasi nella giornata di giovedì. La tifoseria della Massese, così come quella del Livorno, paga a caro prezzo gli scontri avvenuti domenica 3 marzo nel quartiere Sorgenti quando gli ultras labronici hanno teso una sorta di agguato ai rivali apuani al termine della partita scatenando una vera e propria guerriglia urbana durata pochi minuti.

Decisione giusta o sbagliata? "Noi come società ci dissociamo da questa decisione perché ci sembra totalmente assurda – esterna il direttore generale della Massese Augusto Cantoni – anche perché i nostri tifosi nelle trasferte precedenti non avevano mai fatto nulla. Anzi, hanno rimpinguato le casse delle società avversarie. Quello di Livorno è stato un caso particolare dove secondo me la nostra tifoseria non ha neppure responsabilità perché si è vista aggredita dagli altri. I nostri supporters sono arrivati, hanno fatto il tifo per la nostra squadra e poi se ne stavano tornando a casa tranquilli. Se c’erano screzi derivati dal passato con una tifoseria ostile dovevano calcolarli le forze dell’ordine. Togliere la possibilità di vedere la partita della propria squadra del cuore secondo me è un’ostruzione esagerata. L’Italia è il paese dei divieti. Cosa si pensa sarebbe potuto succedere domani a Castelfiorentino? Mi sembra una punizione eccessiva".

Cosa ne pensa, invece la tifoseria? Gli ultras bianconeri come loro consuetudine non rilasciano dichiarazioni ufficiali anche se gli umori intercettati sono quelli di chi ritiene di aver solo reagito ad una imprevista aggressione. Amarezza ancora maggiore c’è nella parte non organizzata del tifo, quella composta da famiglie e persone di una certa età. "Troviamo ingiusto – hanno dichiarato in diversi - che per fatti avvenuti fuori dello stadio e con dei tifosi che non avevano nulla a che fare con la partita che era appena terminata si prendano provvedimenti che impediscono indistintamente ad un’intera città di andare a vedere la propria squadra e sostenerla".