Presunto killer di Sarzana Chiesta la revoca del 14 bis

I legali di Daniele Bedini a Novara per alleggerire le misure restrittive a suo carico. Attesa per la richiesta di perizia psichiatrica depositata in tribunale a Spezia

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Presunto killer di Sarzana: i legali a Novara per chiedere misure meno restrittive a carico del loro assistito, il falegname 32enne Daniele Bedini. Il carrarino è attualmente in carcere per una sentenza passata in giudicato per una rapina alla Terrybell di Fossola e per l’evasione avvenuta dal carcere di Cuneo, ed è sospettato degli omicidi di Nevila Pjetri, il primo avvenuto la notte tra sabato e domenica 5 giugno lungo la strada sterrata che costeggia lo stabilimento balneare Soleado a Marinella, il cui corpo è stato ritrovato a due chilometri di distanza nelle vicinanze del torrente Parmignola a Sarzana e della trans ’Camilla’ Carlo Bertolotti, la 43enne trans parrucchiera originaria di Ceparana, ma residente da un anno ad Albiano Magra, trovata senza vita a 3 chilometri dal primo omicidio, nelle vicinanze di Marinella di Sarzana la mattina di martedì 7 giugno, 24 ore dopo il primo ritrovamento.

Da un paio di mesi il presunto killer è in regime del 14bis: non può più avere contatti con altri detenuti e nemmeno frequentare i corsi scolastici che si tengono nella casa circondariale. Inoltre la polizia penitenziaria è intervenuta nella sua cella: al presunto pluriomicida è stata tolta la televisione ed è stato ridotto il mobilio. Gli hanno portato via anche il fornelletto a gas con il quale si cucinava da solo alcune vivande e il vestiario è conservato in una busta della spesa.

Regime giudicato dalla difesa, il legale Rinaldo Reboa, troppo oppressivo e proprio per questo ieri si è recato direttamente nella città piemontese per l’udienza del tribunale del riesame al fine di alleggerire queste restrizioni. Nei prossimi giorni verranno date risposte alla difesa, che nel corso di queste settimane ha più volte rilanciato la richiesta di avvicinare il ragazzo alla sua città, anche per avere maggiore possibilità di manovra nel difendere il suo assistito. C’è attesa anche per la richiesta avanzata dalla difesa di una perizia psichiatrica sul falegname, la cui decisione potrebbe cambiare le sorti del 32enne in ambito processuale.