Mannaia sulle Province. A rischio servizi primari

Appello di Lorenzetti per i tagli agli enti pubblici dalla legge di bilancio. Relazione davanti alla commissione istituzionale per le aree interne.

Mannaia sulle Province. A rischio servizi primari

Mannaia sulle Province. A rischio servizi primari

La crisi delle Province è finita lunedì di fronte alla Commissione Istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle Aree Interne della Toscana, dove il presidente di Upi Toscana, Gianni Lorenzetti, insieme al direttore Ruben Cheli, ha presentato un approfondito resoconto sulla situazione critica dei tagli ai fondi delle Province, come previsto dall’ultima legge di bilancio. Infatti ancora non si è superata davvero la riforma Delrio, disastrosa per le Province, con un testo unico già elaborato ma accantonato, senza certezze sui tempi.

"La questione finanziaria è diventata sempre più critica nel tempo. I tagli sono iniziati nel 2010, nel 2017 lo Stato ha prelevato dalle Province e dalle Città metropolitane 5,8 miliardi di euro, rischiando di portare il comparto al “dissesto indotto”, tanto da far dichiarare alla Sezione Autonomie della Corte dei Conti – hanno evidenziato – che la forte riduzione delle risorse destinate a funzioni di notevole rilevanza sociale è irragionevole senza misure proporzionate che possano giustificarla. Nonostante la consapevolezza della situazione insostenibile, il Governo e il Parlamento non hanno eliminato i tagli, ma hanno previsto contributi per mitigarne l’impatto negativo. Tuttavia, questi interventi sono risultati insufficienti, soprattutto alla luce delle nuove misure di spending review previste dalla legge di bilancio. Ora, la legge di bilancio 2024-2026 introduce ulteriori tagli per le Province, complicando ulteriormente la situazione finanziaria già precaria".

Il documento presentato da Upi alla Commissione evidenzia la critica situazione delle Province toscane, che devono versare una percentuale significativa delle proprie entrate tributarie allo Stato, nonostante il calo progressivo delle entrate proprie, in particolare quelle legate al mercato automobilistico. "Il rischio di compromettere l’erogazione dei servizi legati alle funzioni fondamentali delle Province è reale, soprattutto sulle strade" hanno concluso chiedendo "interventi immediati per garantire la sostenibilità finanziaria delle Province e per evitare conseguenze negative sui servizi essenziali offerti ai cittadini e alle comunità locali, in particolare proprio quelle delle aree interne che maggiormente avrebbero bisogno".