Nardi e Pri bocciano il progetto: "Utilizziamo edifici abbandonati"

La ex deputata e il partito contrari alla decisione dell’amministrazione

Nardi e Pri bocciano il progetto: "Utilizziamo edifici abbandonati"

Nardi e Pri bocciano il progetto: "Utilizziamo edifici abbandonati"

Altre due voci si aggiungono al coro di ‘no’ contro il progetto della nuova Questura nell’area sgambatoio del Parco degli Ulivi: a schierarsi con il fronte di opposizione sono la sezione comunale del Partito Repubblicano e l’ex parlamentare Martina Nardi (nella foto). Secondo i Repubblicani a fronte di tante risorse che arrivano a Massa soprattutto attraverso il Pnrr, l’amministrazione "non riesce a dare soluzione né prospettive alla città proprio a causa dell’assenza di una visione strategica organica e complessiva. Una dimostrazione ‘fresca fresca’ ce la sta offrendo la vicenda che riguarda il palazzo della nuova Questura. Un sindaco che nel giro di pochi giorni propone due o tre siti diversi nei quali realizzare il nuovo edificio, non mostra di possedere molta chiarezza di idee. Dopo mesi di promesse, il Ministero ‘di riferimento di questa Amministrazione’, fa sapere di non essere più in grado di poter proseguire la trattativa con la ex Banca d’Italia perché non trova un accordo con la proprietà. Aprono i giochi e – voilà – ecco una prima proposta al Pomerio, poi al Parco degli Ulivi. Premesso che l’ubicazione non sembra essere delle più felici, quello che non si riesce davvero a comprendere è per quali ragioni questa amministrazione voglia forzatamente occupare con nuovo cemento territori ancora liberi o, peggio, parchi pubblici. La nostra città ha diversi edifici pubblici in disuso e abbandonati. Dunque, non comprendiamo perché non si possa partire da questi per dare risposte utili, economiche e rispettose dell’ambiente".

Per Nardi quanto accade è l’esempio di una "politica debole che perde i treni della crescita sostenibile, del recupero, del ri-uso di strutture abbandonate, e sceglie la via facile dell’occupazione delle aree verdi. Non serve un archistar che immagini una mega costruzione in un parco che ora è dei cittadini ma un primo cittadino che scelga di non togliere il verde ai cittadini ei recuperi pezzi di città ora abbandonati per restituirli ai cittadini. Però se la logica che il sindaco vuole seguire è la soluzione facile anziché la soluzione migliore per i cittadini, dovrebbe almeno assumersi fino in fondo la responsabilità politica davanti alla città. Un sindaco deciso e risoluto non lascia ad altri il disegno del futuro di Massa, ma lo esercita fino in fondo con l’unico scopo di migliorare la vita delle donne e degli uomini di Massa".