ANDREA LUPARIA
Cronaca

Musetti sotto processo ’Dingo’ inchiodato dal video anti lockdown "Sovverte l’ordine"

In un post virale su Fb invitava a uscire e a non restare chiusi in casa . La sentenza sarà pronunciata dal giudice Prudente a fine settembre. .

Musetti sotto processo  ’Dingo’ inchiodato   dal video anti lockdown  "Sovverte l’ordine"

Musetti sotto processo ’Dingo’ inchiodato dal video anti lockdown "Sovverte l’ordine"

di Andrea Luparia

Si è parlato nuovamente di Cristiano Musetti ieri mattina in Tribunale a Massa. Ma non per l’ormai celebre dito amputato con un morso all’interno del Tribunale. Questa volta era processato davanti al giudice monocratico Valentina Prudente ed era difeso dall’avvocato Corrado Ceccarelli mentre il pubblico ministero era un vice procuratore onorario. E l’accusa era particolare: “istigava pubblicamente alla disobbedienza delle leggi sull’ordine pubblico“. Rischia da tre a dieci anni di carcere. L’udienza ha visto l’interrogatorio di un testimone, tale “Mario“ , poi il giudice ha rinviato tutto a fine settembre quando ci sarà la discussione e il giudice, alla fine, leggerà la sentenza, qualunque sia. Tutto nasce da un video, che definire curioso è un fine eufemismo, finito sulla Rete durante il periodo più di duro della pandemia. Nel video “Dingo“ incita ad uscire di casa, a non restare chiusi tra le quattro mura "altrimenti sarete colpiti dalle trombosi alle vene" sostiene. Incita anche Mario a portare fuori di casa la madre anziana. E finisce dicendo “uscite di casa, tutti per le vie, non date reta a Conte, a Salvini“...

Lui dice di averlo mandato via Whatsapp solo a sei o sette amici, ma probabilmente ogni amico a sua volta l’ha girato a qualche amico e alla fine il video è finito su “Sei di Massa se....“ ed in breve è diventato virale. Di questo, come dire, capolavoro della filmografia si interessarono all’epoca anche alcune testate giornalistiche nazionali ma naturalmente anche la Procura della Repubblica di Massa. Così è partita l’indagine che ha portato di nuovo Cristiano Musetti in Tribunale ma questa volta per un nuovo, presunto, reato. C’è da dire che non è chiaro esattamente quando è stato girato il video (la location invece è riconoscibile), e nemmeno chi l’ha messo in Rete. E forse è su questi temi che si giocherà il futuro processuale dell’imputato. La sentenza, comunque è prevista per il 26 settembre.