Monoblocco: barricate dei sindacati

I confederali chiedono un incontro con Casani contro l’abbattimento

Infermieri al lavoro (foto generica - Germogli)

Infermieri al lavoro (foto generica - Germogli)

Carrara, 14 settembre 2019 - Il destino del monoblocco continua a far discutere. Sono intervenuti politi ed esperti, adesso entra in campo un altro settore. «Quale futuro per il monoblocco? Chiediamo un tavolo conla direttrice Asl Maria Letizia Casani». Il tema ha fatto molto discutere in questi mesi: giusto abbattere il monoblocco e ricostruirlo qualche metro più in là? Intervengono sul tema Cgil Spi, Cisl Fnp e Uilp. «Qualche mese fa durante un incontro tra la presidenza della Conferenza dei sindaci della zona di costa delle Apuane, la direzione Asl e le rappresentanze sindacali confederali e dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil si è iniziato ad affrontare la discussione circa il possibile abbattimento del monoblocco a seguito di avvenuta costruzione della nuova palazzina che dovrebbe essere edificata nello spazio tra la scalinata e l’ingresso esterno perimetrale del vecchio ospedale che da su piazza di Monterosso. La discussione terminò con la decisione di quel tavolo di riconvocarci comunque, ma, in ogni caso, in presenza di novità o accelerazioni che, al tempo, non erano previste».

«Anzi – proseguono –, il presidente Francesco De Pasquale disse che anche lui aveva appena visto le sliedes e che stava partendo la discussione sul progetto, fermo restando la questione del rischio legato alla tenuta dello stabile in caso di terremoto. Sulla questione ci sono state prese di posizione varie a partire dalla valutazione positiva che venne data sulla stampa dal consigliere regionale Giacomo Bugliani. Nel periodo estivo – proseguono – varie e ulteriori posizioni hanno arricchito la discussione, soprattutto da parte dei comitati carrarini che da anni si occupano di difendere il monoblocco. Chiediamo con urgenza una nuova convocazione del tavolo zonale con la Conferenza dei sindaci, alla presenza della direttrice dell’Asl Maria Letizia Casani per approfondire la problematica. E cioè: se la decisione è stata presa, se esiste un finanziamento deliberato ed operativo, se esiste un progetto definitivo, se tutti i servizi presenti nel monoblocco saranno trasferiti nella palazzina come la logica non vorrebbe, e quindi quali servizi andranno eventualmente trasferiti al Noa, quale è lo stato dell’arte sulla dismissione patrimoniale della palazzina Sacco e Vanzetti, sede del distretto ed ubicata proprio lì di fronte. Oltre a questo chiediamo di sapere quale sarà il futuro delle palazzine di Monterosso: quali rimangono e quali vengono dismesse, se la sede della scuola infermieri - che nel Pal era previsto venisse nella nostra città come una delle compensazioni per il nuovo ospedale a Massa - verrà qui trasferita come da progetto originario».