Il Popolo della Famiglia raccoglie firme per aiutare mamme e bambini

Parte da Massa il disegno di legge sul reddito di maternità.

 Esponenti del Popolo della Famiglia a Roma

Esponenti del Popolo della Famiglia a Roma

Massa, 13 novembre 2018 - Il Popolo della Famiglia di Massa deposita in Cassazione, a Roma, il disegno di legge sul reddito di maternità. E dalla settimana prossima nella nostra provincia parte la raccolta delle firme per la presentazione della legge di iniziativa popolare al Parlamento. Ma vediamo i fatti. Rappresentanti del Popolo della Famiglia di Massa hanno fatto parte della delegazione che ha presentato, presso la Corte di Cassazione a Roma, la proposta di legge di iniziativa popolare sul reddito di maternità. Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che avverrà nei prossimi giorni decorreranno i 180 giorni entro i quali il Popolo della Famiglia raccoglierà le cinquantamila firme necessarie per la presentazione del testo alle Camere.

E così il Popolo della Famiglia di Massa è già mobilitato per raccogliere sul territorio più firme possibili. Ma ecco il testo della proposta di legge dal titolo «Istituzione dell’indennità di maternità per madri lavoratrici nell’esclusivo ambito familiare». In pratica si «istituisce l’indennità di maternità per madri lavoratrici nell’esclusivo ambito familiare. Tale indennità, pari a 12mila euro annui netti, privi di carichi fiscali o previdenziali, è riconosciuta, su richiesta da avanzare presso il Comune di residenza, alle donne madri cittadine italiane. La richiesta dell’indennità di maternità può essere avanzata dalle aventi diritto entro quindici giorni dalla nascita di un figlio (o di una figlia) o dalla sentenza di adozione che riconosce una maternità adottiva. Per ogni bambino può essere prodotta unicamente una domanda da una sola donna. Tale donna otterrà l’indennità di maternità per i primi otto anni di vita del figlio, in assenza di altri redditi o impegni lavorativi, scegliendo dunque di dedicarsi in via esclusiva alla condizione di madre lavoratrice nell’ambito familiare con particolare riguardo alla cura dei figli. In caso di assunzione di impegni lavorativi esterni alla cura familiare, l’indennità di maternità si interrompe. La durata di otto anni riparte alla nascita di ogni figlio. Alla nascita del quarto figlio l’indennità riconosciuta alla madre diventa vitalizia. L’indennità è vitalizia anche in caso di nascita di figlio disabile, sempre in occorrenza del pre-requisito della attività esclusiva di lavoro di cura familiare scelto dalla donna madre».

«Per capire l’importanza della proposta da firmare – conclude il PdF – basta dire che per l’indennità di maternità il disegno di legge prevede di stanziare 3 miliardi annui dal fondo della Presidenza del Consiglio per la famiglia e le pari opportunità nel triennio 2020-2022».