"Gli introiti mancati dalla tassa sul marmo servono alla città"

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Tiene ancora banco in commissione affari istituzionali il report del geologo Pietro Manfredi sulle tariffe del lapideo. Dall’ultima commissione, secondo i consiglieri Berti, Mosti e Carioli, sarebbe emerso un mancato introito "nel triennale 2019-2021 attorno ai 550mila o 600mila euro"."Le cave, ed oggi con grande ritardo è il momento di rendersene conto – sottolineano–, rappresentano un bene pubblico, sul quale guadagna un numero molto basso di persone. Come risolvere? Se un blocco viene classificato come semiblocco è ad esempio un ulteriore problema. I concessionari di cave devono lavorare ma il marmo è un bene comune di tutta la cittadinanza, non prerogativa di pochi, e crediamo che un giusto canone e un corretto utilizzo degli strumenti di controllo vadano a beneficio della comunità tutta. Da quello che sta emergendo risulterebbe che la tassazione scelta dall’attuale amministrazione, sia favorevole ai concessionari e sfavorevole ai cittadini. E il regolamento è impegnato al Tar dalla Regione Toscana".