Gazzoli: "Assurdo discutere la Ztl Non c’entra con la crisi dei negozi"

Il presidente di Confesercenti critica le dichiarazioni dell’assessore Guidi e di Ciuffi della Confcommercio "Le città che hanno puntato sulla vivibilità sono vincenti per qualità della vita, commercio e turismo"

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Sembra incredibile ma torna in discussione la Ztl a Massa. Un tema affrontato da Bruno Ciuffi della Confcommercio e anche dall’assessore ai lavori pubblici (e possibile candidato a sindaco) Marco Guidi, che hano individuato nella Ztl come il problema primario delle serrande abbassate in città. Guidi ha anche annunciato l’apertura di un tavolo di confronto con tutti gli addetti ai lavori per cercare di trovare una soluzione alla crisi del commercio a Massa. Sulla Ztl Stefano Gazzoli, presidente di Confesercenti Massa, la pensa in modo diverso. E non è il solo. "Pur apprezzando il futuro tavolo che l’assessore è intenzionato a fare – dice Gazzoli – credo che si stia affrontando il problema nel modo errato. Abbiamo bisogno di vivibilità, non solo a Massa ma ovunque e le città che di questo hanno fatto la loro bandiera oggi sono vincenti sia per qualità di vita dei cittadini sia per proprie le attività del commercio e del turismo. Come si può pensare di tornare indietro rispetto al controllo e ai limiti degli automezzi in centro? Nel tempo Massa ha guadagnato spazi, non solo per le piazze pedonali (riavvolgete il nastro su com’era piazza Aranci), ma anche per il minor traffico in città, che ci ha reso un ambiente sicuramente migliore, purtroppo non sfruttato e organizzato per le attività commerciali e discutibile sulle opportunità offerte ai cittadini. Guardiamo i Comuni che di questo hanno fatto un vanto e una realtà economica valida: tornerebbero mai indietro? Toglierebbero le Ztl? Credo che gli stessi commercianti si rivolterebbero a una proposta di questo tipo".

"Per me – continua Gazzoli – il problema delle chiusure, non sta nella Ztl, ma in primis nei costi che un’attività deve accollarsi oggi: tasse, canoni, energia, materie prime, concorrenze, adeguamenti a nuovi sistemi di vendita, voglio pensare anche solo agli affitti (come tra l’altro Ciuffi evidenzia), a parità di zona un fondo di 100 metri in vendita vale la metà di un appartamento di 100 metri, ma il suo affitto si aggira sul doppio dello stesso appartamento, qualcosa non torna. Le aree cittadine vanno valorizzate in funzione della vita del cittadino e del commercio stesso, è necessario integrare le competenze varie per stabilire i percorsi che una comunità vuole intraprendere. Vanno benissimo i tavoli, ma non per parlare della Ztl, ma in modo permanente per prevedere, monitorare e proporre azioni per i benefici che aree più vivibili costruiscono intorno ai cittadini sia essi esercenti che non tali, e in tale visione esaminare la Ztl. Questo va fatto in modo condiviso con gli stessi cittadini e con le rappresentanze al fine di non scadere nella semplice bagarre “Ztl sì, Ztl no”. Inoltre non possiamo non considerare una visione almeno comunale del commercio: va bene mettere supermercati in zone già congestionate dagli stessi? Va bene proporre cambi di destinazione da industriale a commercio nel consorzio zona?".

Ma Gazzoli tira in ballo un altro problema, quello dei parcheggi. "Abbiamo mai provato, ragionandoci tutti insieme, a qualificare i nostri due possibili parcheggi di scambio e farli funzionare come tali e allo stesso tempo determinare i posti auto per i nostri cittadini? – si chiede –. Se arrivo a Massa da fuori ho indicazioni su dove poter andare a parcheggiare e poter apprezzare una chiarezza in merito? Ai disabili abbiamo pensato?".