Il Fai ha scelto la città del libro

Il 23 e 24 marzo a Pontremoli aprono le porte cinque siti di straordinaria bellezza

Una sala di Villa Dosi Delfini (foto d’archivio)

Una sala di Villa Dosi Delfini (foto d’archivio)

Massa, 15 marzo 2019 - Le Giornate del Fai di primavera accendono l’attenzione su Pontremoli, che è stata selezionata per i suoi scrigni d’arte assieme a 1.100 suggestive località italiane. Ventisette edizioni all’attivo, 11milioni di visitatori dal 1993 ad oggi, 1100 luoghi aperti, 430 località in tutte le regioni, 325 gruppi delegati sparsi per l’Italia. Sono solo alcuni dei grandi numeri che FAI porta con sé. Per la città del libro è un onore stare in mezzo ai tesori d’Italia. Senza rivali per la ricchezza dei suoi palazzi, l’aristocrazia delle sue piazze, la preziosità delle sue chiese, ricche di affreschi, Pontremoli è un’elegante città. Visitare il centro storico è come sfogliare un trattato di storia dell’arte.

Sono cinque i siti protagonisti dell’evento che si svolge sabato 23 e domenica 2marzo: Palazzo Negri Dosi, Palazzo Pavesi – Ruschi Noceti, Oratorio di Nostra Donna, Palazzo Bocconi - Zucchi Castellini e Villa Dosi. Edifici che colpiscono per l’imponente bellezza, dimore barocche affrescate da artisti che portarono in Lunigiana, nel Settecento, la tecnica della quadratura di cui Francesco e Giovan Battista Natali con Antonio e Nicolò Contestabili rappresentano una splendida testimonianza. Un genere pittorico che non è relegato nel provincialismo, ma trova addentellati costanti con l’evoluzione della pittura italiana. Attraverso l’uso di tecniche illusionistiche, mutuate dal teatro, la decorazione architettonica si trasforma da cornice a spettacolo: un sistema di quinte e sfondi architettonici che dà vita a un palcoscenico in cui trionfano personaggi mitologici o biblici.

In questo spazio tridimensionale lavorano questi artisti e i loro assistenti, che grazie a tecniche nuove e spregiudicate come il «trompe l’oeil», giocano così tanto con la realtà da rendere difficile riconoscere le finte architetture, spesso più persuasive di quelle vere. Per tutto il XVIII secolo i committenti privati faranno a gara nel rendere più belli palazzi e chiese con nuove e preziose decorazioni.

E cinque di questi siti saranno aperti in via straordinaria grazie al FAI. Ad accompagnare turisti e visitatori un gruppo di studenti «Aspiranti Ciceroni», di diverse scuole della Lunigiana ed alcune università, preparati con cura da storici e professori e da esperti come l’architetto Mauro Lombardi, che si è occupato di formare gli studenti per Palazzo Dosi Negri, l’avvocato Andrea Baldini, per Palazzo Bocconi – Zucchi Castellini, il professor Luciano Bertocchi, che ha coadiuvato gli studenti per quello che riguarda Palazzo Pavesi – Ruschi Noceti, il professor Paolo Lapi, per l’Oratorio di Nostra Donna e il professor Giuseppe Benelli per Villa Dosi.

Le «meraviglie« cittadine saranno aperte dalle 10 sino alle 17.30. E il Comune di Pontremoli ha deciso di arricchire la giornata del sabato con due appuntamenti. Alle ore 18 all’interno della Sala dei Sindaci Maria Sofia Ruschi Noceti terrà una conferenza dal titolo «Conservare la memoria. Metaprogetto per la valorizzazione dell’Albergo Diurno Venezia» basata sulla tesi di Paola Marpillero e Maria Sofia Ruschi Noceti. Alle 21 in Cattedrale si esibiscono «Le Arpe del Conservatorio G. Puccini in concerto». Ingresso libero.