Cai Guo-Qiang artista ‘esplosivo’ Ora è un Accademico d’onore

Si “infiammano” gli studenti: in centinaia ad accogliere il creativo cinese per la consegna dell’onorificenza. Aula magna gremita. Il direttore Massari: "Il suo lavoro apre le porte a valori materiali e spirituali"

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di Alessandra Poggi

Erano tantissimi gli studenti, e tanti i cinesi, alla cerimonia di consegna dell’onorificenza di accademico d’onore a Cai Guo-Qiang, l’artista della polvere da sparo più famoso al mondo. In almeno un centinaio si sono presentati davanti al portone dell’Accademia mezzora prima. Tutti ad aspettarlo. Lo hanno accolto almeno in duecento nell’aula magna dell’Accademia, in una ritrovata normalità. Perché il conferimento di questa alta onorificenza voluta dal direttore Luciano Massari, dal presidente Antonio Passa, dall’intero consiglio accademico e dal consiglio di amministrazione, è stato un riconoscimento anche per le centinaia di studenti stranieri che frequentano le Belle arti cittadine.

Cai Guo-Qiang era già stato a Carrara nel 2010 per la Biennale di scultura firmata da Fabio Cavallucci. Ieri è tornato per ritirare il titolo di accademico d’onore, ma prima ha fatto una visita alle cave trovando una certa assonanza tra le sue opere esplosive e il lavoro al monte: "Ho visto esplodere una parte di cava – ha detto – è un lavoro simile al mio, mi ricorda la mia città natale dove le esplosioni al monte c’erano sempre". E Cai Guo-Qiang ha promesso che tornerà, almeno altre due volte, e per fare qualcosa. Chissà che la visita alle cave non gli abbia suggerito un progetto pirotecnico.

Nella sua lectio magistralis il maestro della polvere da sparo ha ripercorso la sua vita artistica, dalle prime pitture ad olio che tentava di vendere senza riuscirci, passando per le esplosioni, per gli alieni fino alla consacrazione planetaria. Ha parlato di quanto ha dovuto faticare per avere successo e di come sia difficile per i giovani entrare nel sistema museale esortandoli a "non leccare il culo e resistere". Parliamo di un artista che attraverso le esplosioni e i fuochi d’artificio è riuscito a fare dialogare due mondi differenti: Oriente e Occidente. La motivazione di accademico d’onore recita: "è considerato l’artefice dell’immissione di elementi della tradizione cinese (come gli effetti pirotecnici e lo spirito della cultura orientale) nel solco dell’arte concettuale contemporanea, e ha contribuito ad accrescere il dialogo tra la cultura orientale e quella occidentale".

I lavori sono stati aperti dal direttore dell’ateneo Luciano Massari: "si tratta di uno speciale tipo di artista – ha detto – che lavora in maniera opposta a noi che lavoriamo il marmo. Il suo lavoro apre le porte a valori materiali e spirituali. Oltre al maestro vogliamo ringraziare tutti gli studenti cinesi che frequentano la nostra Accademia, sono il nostro motore". Il presidente Antonio Passa ha invece sottolineato il fermento che da sempre anima l’Accademia: "Ho passato la vita nelle accademie ma quella di Carrara da sempre, e con questi riconoscimenti, ha saputo sottolineare le pagine artistiche". Al professor Angelo Capassi il compito di riassumere lo stile e la vita dell’artista cinese, cogliendo nella polvere da sparo "un dialogo tra l’Oriente e l’Occidente – ha detto – perché nell’arte di Cai Guo-Qiang la polvere da sparo perde il suo significato negativo, ne bonifica il risultato. È un’esplosione che non fa male. Lui non distrugge ma crea forme e le sue esplosioni si trasformano in bellezza". La cerimonia si è conclusa tra l’appaluso dei presenti, in particolare degli studenti cinesi, alcuni rimasti a guardare la cerimonia nel grande schermo allestito fuori dall’istituto, che ha consentito di partecipare anche a tutti quelli che non sono potuti entrare per questioni di spazio.